Inalca, una società di leasing è proprietaria dell’area distrutta dall’incendio
Reggio Emilia, i soci sono il Ccfs, un tempo considerata la “cassaforte” della cooperazione reggiana, e la Sarda Leasing, società di leasing del Gruppo bancario Bper
Reggio Emilia Quintali e quintali. Nessuno è in grado di fare una stima di quanta carne si stia decomponendo tra le ceneri e le carcasse annerite dal fuoco dentro l’area dello stabilimento Inalca e in quello attiguo del magazzino di stoccaggio di Quanta. E tuttavia l’unità di misura, rigorosamente ripetuta due volte a rafforza il concetto è quella, in tutto il suo peso. Quintali e quintali di carne putrefatta o in via di putrefazione che va tolta di lì al più presto e stoccata come prevedono le norme. Invero, nell’ordinanza firmata dal sindaco di Reggio Marco Massari si chiede a Inalca e Quanta di farsi carico di tutte le operazioni di bonifica nell’area in sono andati distrutti dalle fiamme sia lo stabilimento per la lavorazione delle carni di proprietà della società del gruppo Cremonini sia il magazzino di Quanta Stock per lo stoccaggio, la conservazione e il confezionamento delle derrate alimentari destinate alle mense di Cir Food.
La gravità e la vastità dell’incendio, oltre alla completa disponibilità che gli attori di questa vicenda hanno finora dimostrato, hanno finito per far passare in secondo piano quello che in altre circostanze potrebbe rivelarsi un nodo da sciogliere. Pensiamo al tema della proprietà dell’area. Una proprietà che anche (e soprattutto) quando tutta questa vicenda sarà alle spalle, sarà di nuovo chiamata in causa, ad esempio per decidere – di concerto con il Comune – cosa fare di questi oltre 50mila metri quadrati di area industriale a ridosso della città.
Se infatti, da un lato decidendo opportunamente di andare per le vie brevi, il Comune ha chiesto a Quanta Stock & Go e ad Inalca di provvedere alla bonifica, d’altro canto va precisato che nè Inalca nè Quanta sono i proprietari dell’area. Queste due società, infatti, insieme all’Immobiliare Focus di Transcoop e a Coopservice, formano la compagine sociale di Sirio Srl, società oggi in liquidazione che altri non è che quello che in termine tecnico si definisce conduttore. Il proprietario di quest’area è invece una società di leasing , subentrata nel 2016, dopo la chiusura di Unipeg, un tempo sì proprietaria dell’area di via Due Canali. I soci di questa società di leasing proprietaria dell’area sono il Ccfs, un tempo considerata la “cassaforte” della cooperazione reggiana, e la Sarda Leasing, società di leasing del Gruppo bancario Bper. Il contratto di leasing stipulato tra il conduttore (la società Sirio) e il proprietario (Ccfs e Sarda Leasing), stipulato nel 2016 prevede una durata di 18 anni, al termine dei quali il conduttore può diventare il proprietario, oppure decidere di lasciare il tutto nelle disponibilità della società di leasing. Va detto che in condizioni normali, alla scadenza del contratto di leasing potrebbe subentrare nella proprietà. In questo caso, però, il conduttore non è più in possesso dei beni che lo tenevano lì, essendo andati distrutti lo stabilimento e il magazzino. E oltretutto, più pesante dell’aria che si respira in tutto il quartiere del Tondo, è oggi l’incertezza sul futuro di quei 50mila metri quadrati.l © RIPRODUZIONE RISERVATA