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L’evento

Nomadincontro, fan dal Belgio e dalla Germania per la band di Beppe Carletti

Mauro Pinotti
Nomadincontro, fan dal Belgio e dalla Germania per la band di Beppe Carletti

Due giorni di festa a Novellara nel ricordo di Augusto Daolio

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Novellara Il Nomadincontro risveglia e anima la città. Sabato mattina i fans del gruppo più longevo e famoso d’Italia hanno invaso il centro storico. Anche i commercianti si sono dichiarati soddisfatti del movimento di gente sotto i portici. Girando per le vie s’incontrano gruppi di amici arrivati dalla Sicilia dalla Sardegna e dal Salento. E persone di Firenze che si sono ritrovate con amici di Bologna e Verona conosciuti durante i vari raduni. C’è un fedelissimo nato in Belgio, Concetto Pantù, trasferitosi in Italia fino alla maggiore età e poi emigrato in Germania: «Seguo i Nomadi fin da quando ero uno “sbarbatello”. È la 25esima volta che vengo a Novellara. In occasione dei 55 anni del gruppo ero andato anche a Rimini». Elisabetta Verberini di Verona, ha comprato all’età di 11 anni, il suo primo Lp dei Nomadi dal titolo “Gordon”, uscito nel 1975, mentre Rosy Fazio di Bologna ha iniziato ad ascoltare i Nomadi da adolescente. Le due donne si sono poi ritrovate con due amici di Firenze. Sotto il portico della piazza principale c’è il negozio dell’associazione “Agusto per la vita” che apre solo nei due giorni della kermesse “Nomadincontro”. È pieno di gente e tutti escono con un gadget, una maglietta, un disco, un poster o un ritratto di Augusto Daolio. C’è anche un volantino di quattro pagine con il riepilogo dei finanziamenti e borse di studio assegnate al 31 dicembre 2024 per un totale di 1.169.253 euro. L’ultima in ordine di tempo di 8mila euro risale a novembre 2024 ed è stata destinata all’acquisto da parte dell’Associazione prevenzione tumori di Guastalla di un ecografo per il reparto di Ginecologia.

«Da anni – dice Laura Ambrogi che lavora nel negozio – ci viene a trovare un signore che abita in Germania e che ha sempre portato i suoi figli. L’anno scorso, invece, è tornato con il pronipote. Bello vedere che i Nomadi attraversano varie generazioni». Sempre in pieno centro storico c’è un gruppo di cinque persone arrivate dalla Sicilia: «Per noi l’evento di Novellara è un appuntamento fisso e obbligatorio. Il Nomadincontro è una manifestazione coinvolgente perché ci sentiamo più a contatto con i fan di tutta Italia. Un modo per conoscerci e per scambiarci opinioni tramite whatsapp. Andiamo spesso ad altri concerti di nostri beniamini, ma a parte il saluto dell’artista “Ciao Palermo”, Ciao Catania”, qui a Novellara ci sentiamo più vicini ai Nomadi». E Ivan racconta un piccolo miracolo: «L’anno scorso avevo perso a Novellara una sciarpa che era stata regalata da un caro amico che non c’è più. Ero disperato. Ho messo la foto della sciarpa sui social per vedere se qualcuno l’avesse trovata. Un ragazzo di Roma ha risposto dicendo che l’aveva trovata lui e poi me l’ha rispedita. È stato un gesto che mi ha profondamente commosso». Proseguendo sotto i portici si rivede il “Gruppo Fan Nomadi (con amore)”: «Veniamo da Casarano provincia di Lecce. Dal 2008 seguiamo i Nomadi ma venire qui è sempre una magia. Quest’anno si sono aggiunti due nostri amici che per la prima volta vengono al concerto dei Nomadi». Tra i sardi arrivati a Novellara c’è un extramuros, Mauro Bernardini che per mezzo secolo ha abitato a Novellara per poi trasferirsi sull’isola è ora è ospite dei suoi figli. Gli altri sardi Gavina Masala, Sisinnio Mossa soggiornano in un albergo di Gualtieri mentre Marco Gessa e Giova Dessi hanno trovato ospitalità a Sesso. «Ho seguito i Nomadi – dice Gavina – a fine anno nei concerti di Stintino, Desulo e La Maddalena». Per il sindaco Simone Zarantonello è il primo “Nomadincontro” da primo cittadino: «L’ho vissuto da assessore e ora da sindaco. È sempre emozionante. Due belle giornate con tanti eventi e tanta gente».   © RIPRODUZIONE RISERVATA