Gazzetta di Reggio

Reggio

Il caso

Allarme polpette avvelenate lungo la pedonale di Cadelbosco Sopra

Ambra Prati
Allarme polpette avvelenate lungo la pedonale di Cadelbosco Sopra

La cagnolina Sissi ne ha presa in bocca una ma grazie al padrone l’ha subito sputata

2 MINUTI DI LETTURA





Cadelbosco Sopra Cinque polpette avvelenate: è quanto ha trovato Luciana Corniani, 53 anni, lungo la pista ciclopedonale che partendo dal centro di Cadebosco porta verso la stazione di servizio. «Sabato pomeriggio passeggiavo con il mio compagno e la mia cagnolina meticcia di nome Sissi quando, circa a metà percorso all’altezza della cascina disabitata, l’animale ha addentato qualcosa – racconta Luciana – Purtroppo Sissi, come molti cani, ha il vizio di prendere in bocca qualsiasi cosa. L’ho vista addentare, ho subito urlato e lei ha sputato. Ho raccolto con il sacchetto per le feci (sono rispettosa) quel boccone e in quell’istante mi sono accorta che qualcosa non andava». Quelle polpette avevano uno strano aspetto.

«Assemblate con attenzione e con pezzi dentro, in particolare semi azzurri e verdi – prosegue Luciana – Poi guardandomi intorno ne ho viste altre quattro vicino a un albero: ne ho cinque in casa». La signora ha allertato «un po’ tutti: la polizia locale, che poi mi hanno richiamato dandomi il numero di assistenza pubblica sanitaria dell’Ausl: alle 17 era già chiuso, ma mi hanno detto di portare le polpette a Reggio per farle analizzare. A mio modesto parere credo purtroppo di conoscere già il risultato ed è per questo che ci tenevo ad avvisare tutti coloro che possiedono un cane: fate attenzione e, se trovate bocconi sospetti, segnalateli». Non è il primo rinvenimento del genere a Cadelbosco. «La settimana scorsa è stata trovata nel parchetto di via Romero (a meno di un chilometro di distanza, a piedi, dalla pedonale) della carne macinata con un colore avariato. Però non era a forma di polpetta come quelle recuperate da me: la signora che l’aveva trovata mi ha detto che quella carne tritata è stata recuperata dalla polizia provinciale, che provvederà a portarla all’Ausl». Luciana tiene a precisare che la sua cagnolina sta bene. «Sissi ha messo in bocca la polpetta per pochi secondi e anche la veterinaria mi ha rassicurato: avrebbe dovuto ingerirne in quantità. In tal caso non saremmo qui a parlarne. Tuttavia è stato un bello spavento: non ho dormito tutta notte per tenerla monitorata». Luciana non ha idea di chi possa aver disseminato le polpette. «Solo il pensiero che qualcuno possa concepire una trappola del genere mi lascia senza parole. Mi astengo dai commenti, è meglio». © RIPRODUZIONE RISERVATA