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Il piano del sindaco Massari sulla sicurezza urbana: street tutor, altre 170 telecamere e nuovi agenti di polizia locale

Mattia Amaduzzi
Il piano del sindaco Massari sulla sicurezza urbana: street tutor, altre 170 telecamere e nuovi agenti di polizia locale

Reggio Emilia: il piano del Comune illustrato al consiglio comunale aperto. Ancora nessuna notizia dal governo per l’esercito

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Reggio Emilia «Vogliamo aggiungere figure come street tutor, potenziare il servizio di videosorveglianza e puntare a nuove assunzioni nella polizia locale». È quanto annunciato dal sindaco Marco Massari durante il suo intervento nel Consiglio comunale aperto che si è tenuto lunedì pomeriggio, e voluto da dodici consiglieri. Il tema è uno di quelli molto sentiti a Reggio Emilia, dato che si è discusso di sicurezza urbana e delle “Misure urgenti per il contrasto alla criminalità e il ripristino della legalità”. L’intenzione della giunta comunale sarebbe quella di aggiungere, «figure come gli street tutor per il controllo del territori. Sono presenti in altre città della regione, come Parma e Modena, e il loro ruolo, soprattutto nelle aree in cui si concentra la movida, è quello di prevenire le situazioni problematiche, risolvendole pacificamente con una forte attività di mediazione, prima che si trasformino in critiche o dannose. Stiamo valutando se poter accedere a dei fondi e attivare queste figure», spiega Massari. Il primo cittadino non vuole nascondere la polvere sotto il tappeto, ammettendo come sia innegabile che «la qualità di vita in città sia peggiorata. Lo testimoniano i numerosi episodi di micro-criminalità e le denunce. Ma a questo va aggiunto un tema importante, relativo al disagio sociale sempre più diffuso».

In tal senso è stato spiegato come il numero dei minori seguiti dalle strutture psichiatriche nella provincia di Reggio abbia superato quello degli adulti. Massari è passato a presentare le azioni che ha in programma di fare il Comune circa il tema della sicurezza: «Il nostro approccio è quello di ragionare in termini di azione sociale, di lotta al degrado, riqualificazione urbana e al rafforzamento di controllo delle aree più delicate. In questo, la sicurezza partecipata è fondamentale, sia per quanto riguarda iniziative sociali, culturali e sportive, ma anche l’apporto per quanto riguarda le segnalazioni di eventuali fatti criminosi. Da un lato vogliamo dare maggiore importanza alle Consulte, elette dai cittadini, dall’altro c’è una forte presenza dei gruppi di controllo di vicinato, in tutto circa 45, che coinvolgono oltre 3mila persone. Nel 2024 sono state effettuate 1.141 segnalazioni, che hanno portato ad oltre mille accertamenti». Verrà, inoltre, potenziato il sistema di videosorveglianza: «Sono 593 le telecamere installate in città, ed entro il 2025 ne aggiungeremo altre 170».

Ancora nessuna novità da parte del Ministero, per «l’inserimento della nostra città nell’operazione “Strade sicure” con la presenza dell’esercito. Mentre per quanto riguarda la polizia locale, ci sono 16 posti vacanti nel piano occupazionale, e faremo in modo di fare nuove assunzioni durante l’anno». Infine, Massari racconta come siano previsti diversi progetti per riqualificare la zona della stazione vecchia, insieme a quello concordati con Rfi, «il cui masterplan dovrebbe venirci consegnato tra un paio di mesi. Le zone rosse, invece, in quanto si tratta di un provvedimento temporaneo, vedremo solo alla fine quali benefici avranno portato. Infine, abbiamo previsto un progetto di rilancio del centro storico, che illustreremo a breve». Fratelli d’Italia, con il suo consigliere e capogruppo Cristian Paglialonga, si dice pronta «a sostenere qualsiasi tipo di misura reale e concreta per migliorare la sicurezza. Negli ultimi anni Reggio Emilia è diventata una città sempre più insicura. Zone un tempo vivibili come la stazione storica, il parco del popolo, l’isolato san rocco e il quadrilatero sono ormai epicentri di criminalità e degrado. Il tempo delle parole è finito. Ora è il momento di agire». Per Alessandro Rinaldi, consigliere della Lega, invece, «a Reggio Emilia la violenza è l’illegalità hanno avuto in questi anni un’escalation senza precedenti. Questo perché per le giunte precedenti, la sicurezza non è mai stata una priorità», conclude.  © RIPRODUZIONE RISERVATA