L’edicolante di San Prospero Strinati: «Dopo 35 anni di attività i miei clienti sono amici»
Reggio Emilia: Maria Luisa Bertoli gestisce l’edicola in via Samoggia
Reggio Emilia «Gestisco questa edicola dal 1989, dunque sono quasi 36 anni. Una lunga parte di questo viaggio l’ho fatta con mio marito Enrico (Loschi, ndr). Ora sono rimasta sola e trascorro gran parte della mia giornata al lavoro: posso dire che i miei clienti sono diventati dei miei amici».
Nel quartiere di San Prospero la conoscono più o meno tutti, persino i passerotti che si aggirano nello spazio esterno in attesa di pane e biscottini. In questi decenni Maria Luisa Bertoli si è fatta apprezzare per la sua professionalità e umanità: al lavoro sette giorni su sette («ho scelto di saltare il turno di riposo la domenica mattina» sottolinea), all’edicola di via Samoggia l’acquisto del giornale o la richiesta di servizi diventa un’occasione per parlare dell’attualità o dei problemi del quartiere, a partire dall’insicurezza: «Ci sono clienti che mi portano la torta o le lasagne – dice –. Con molti di loro siamo cresciuti insieme, mentre altri che venivano da noi a comprare le figurine vengono ancora, ma coi loro figli. È evidente che il lavoro sia cambiato e che la crisi della carta stampata ci abbia spinto a puntare anche su altri servizi, ma l’attività regge e finché riuscirò la porterò avanti».
Non vuole fare previsioni o dare scadenze, ma Maria Luisa Bertoli almeno sino alla fine del 2025 resterà al proprio posto: «Mio marito si è sempre fatto volere bene e anche i cittadini di San Prospero ci hanno imparato a conoscere. Il futuro delle edicole? Reinventarsi è necessario – conclude – anche se gli stessi giornali dovrebbero trovare strumenti per una diffusione meno penalizzante e più coinvolgente».