Altre nubi sui parcheggi di Lodetti. «Illazioni smentite dalla Prefettura»
Scoppia il caso a Piacenza: per Fdl avviato un procedimento di interdittiva. L’imprenditore a Reggio Emilia gestisce anche il parking ex Zucchi e alla Mediopadana
Reggio Emilia Le definisce illazioni, assicura che sulla sua società non pende alcuna interdittiva antimafia e per dimostrarlo diffonde, per le vie brevi, copia di un articolo di giornale in cui si cita nientemeno che il prefetto, ovvero l’autorità deputata per legge a mettere d’imperio fuori dal mercato quelle realtà economiche che risultino “in odore” di criminalità organizzata. Quando lo chiamiamo al telefono Filippo Lodetti Alliata è il solito Filippo Lodetti Alliata: ossequioso come tendono ad esserlo i nobili siciliani, deciso e lucido nella difesa delle proprie ragioni. «Potrei dirle che non ho ricevuto alcuna interdittiva – dice al telefono – ma lei, legittimamente, potrebbe non essere soddisfatto della mia risposta. E allora lasci che le faccia pervenire l’articolo di giornale in cui è il prefetto di Piacenza a dire che non c’è alcuna interdittiva antimafia nei riguardi né della Final(la società che a Reggio come anche a Piacenza gestisce alcune aree della sosta a pagamento, ndr) né della Piacenza Parcheggi».
Da cosa nasce questo bailamme? Le parole di Lodetti Alliata si riferiscono ai lavori di piazza Cittadella, per la costruzione di un mega parcheggio interrato, sul modello di quello reggiano. E il caso scoppia lunedì scorso, in consiglio comunale a Piacenza, quando la consigliera del gruppo di Fratelli d’Italia, l’avvocato Sara Soresi prende la parola in aula e... sveglia tutti dal torpore: «Mi è stato riferito della notifica dell’avvio di un procedimento di interdittiva antimafia nei confronti di Piacenza Parcheggi. Ho ricevuto una notizia allarmante sul concessionario da verificare e invito l’amministrazione a farlo». Invero, l’invito viene colto al volo, se è vero che il mattino seguente la sindaca di Piacenza, Katia Tarasconi, il dg del Comune Luca Canessa sono nell’ufficio del prefetto Paolo Ponta che alla fine dichiara che «la società concessionaria non risulta destinataria di alcun provvedimento interdittivo». Partita chiusa? Non proprio, perché le parole del prefetto non vengono lette da nessuno – ad eccezione dell’imprenditore siciliano – come definitive. Men che meno bastano alla consigliera comunale di Fratelli d’Italia per fare dietrofront. «Sulla mia comunicazione – si legge in una nota della consigliera Soresi – l’amministrazione tace, preferisce che sia il prefetto a rispondere. Tuttavia, ciò che il prefetto ci dice, non è nulla di nuovo, afferma: allo Stato, non esiste alcun provvedimento di interdittiva. Ma nessuno– prosegue la Soresi – ha mai parlato di interdittiva, anche perché, questo, sarebbe stato notificato al Comune di Piacenza in quanto contraente direttamente interessato ed avrebbe fatto decadere in via automatica il contratto di concessione. Per cui, ad oggi, è chiaro ed evidente che non vi sia ancora nessuna interdittiva antimafia. Ma nessuno ha risposto in merito all’altra questione: è vero che è stato avviato un procedimento di interdittiva?». Intanto a Piacenza non si parla d’altro e in un editoriale, il quotidiano la Libertà prende in prestito la lingua di Gadda e del suo “Pasticciaccio” perché questa vicenda manca sì il morto ma non mancano i garbugli o gnommeri... Alle prese con questa ennesima grana, Lodetti Alliata non ha voluto commentare la trattativa in corso con il Comune di Reggio per il ritorno in mani pubbliche del parcheggio Ex Zucchi: «Ci sono contatti in corso», si limita a dire.l © RIPRODUZIONE RISERVATA