Gazzetta di Reggio

Reggio

«La nostra Appennino Volley Team è presidio del territorio montano»

Jurilda Ndoci*
«La nostra Appennino Volley Team è presidio del territorio montano»

L’intervista al presidente della società Roberto Zanini

3 MINUTI DI LETTURA





Roberto Zanini è il presidente di Appennino Volley Team, cooperativa sportiva dilettantistica affiliata a Fipav e Centro Sportivo Italiano che promuove la pallavolo negli impianti sportivi dei comuni di Castelnovo ne’ Monti, Toano e Villa Minozzo.

In questa intervista ripercorre il percorso di una realtà sportiva che offre un servizio prezioso ad alcune centinaia di famiglie dell’Appennino Reggiano.

Presidente, partiamo dalla storia. Appennino Volley Team com’è nata?

«Siamo partiti a Cavola nel 1985 con il “Volley Cavola” – infatti la nostra società attuale ha ancora i codici del Volley Cavola – poi, nel 2008-2009, abbiamo cominciato a ragionare come “Volley Bismantova” di Castelnovo Ne’ Monti, infine nel 2011 abbiamo fuso le società e ne è nata l’attuale Appennino Volley Team: una cooperativa sportiva dilettantistica».

Quanto è importante per voi investire nei giovani e nella loro crescita sportiva?

«La filosofia della nostra società è quella di non escludere: nessun bambino o ragazzo viene “scartato”. Noi vogliamo essere una società sportiva che unisce alla capacità di gioco l’attività sociale. Se non fosse stato così non avremmo mai avuto questa importante crescita. Ci teniamo che i ragazzi imparino a giocare gradualmente e siano in grado di stare in campo. E la nostra abilità è proprio quella di riuscire a realizzare questa cosa facendo giocare tutti. Diciamo che questo cambiamento è avvenuto circa dieci anni fa quando abbiamo incontrato il nostro responsabile tecnico, Stefano Fornasari, con il quale abbiamo condiviso questa idea».

In che modo promuovete la pallavolo nel nostro territorio?

«Il nostro modo di proporre questo sport è iniziare con il minivolley, quindi con i bambini di prima elementare. È chiaro che fino alla prima media si tratta di un’attività propedeutica all’attività sportiva specifica, considerando che è uno degli sport di squadra più difficili: giocare a pallavolo vuol dire percepire delle traiettorie, riuscire a colpire la palla in un certo modo e farlo in sinergia con altre sei persone – se consideriamo anche il libero – per cui la crescita deve avvenire a partire da quando gli atleti sono ancora piccoli».

Quali sono i progetti futuri per la società?

«Io credo che noi il nostro obiettivo lo abbiamo già raggiunto perché la nostra società purtroppo non può ospitare più bambini e ragazzi di quelli che abbiamo adesso, considerando che abbiamo limiti legati agli spazi quindi alle palestre e una difficoltà a trovare allenatori che siano capaci e disponibili. Per questo dico che il nostro obiettivo come Appennino Volley Team lo abbiamo già raggiunto: siamo arrivati al punto che per entrare da noi c’è la lista d’attesa».

Quali iniziative portate avanti per garantire che lo sport sia accessibile a tutti, indipendentemente dall’età, dal genere o dal background sociale?

«Diciamo che le iniziative che portiamo avanti sono quelle di valorizzare lo sport della pallavolo anche rendendo la nostra società accogliente: cerchiamo di mettere ogni persona a proprio agio».

Pensate che la vostra società contribuisca a valorizzare il territorio del nostro Appennino? Se sì, in che modo?

«Sì, sono assolutamente convinto che la nostra società valorizzi il nostro territorio poiché, tra l’altro, questo è un territorio montano: vivere in questi Comuni è già più difficile di per sé per cui riuscire a fare qualcosa per le famiglie, e in particolare per i giovani, è importante per mantenerle sul territorio. Perché se una famiglia decide di restare sul territorio e ha dei servizi per i propri figli su cui poter contare – e l’attività sportiva è uno di questi – è chiaro che questo diventa importantissimo».

*Studentessa dell’indirizzo turistico dell’istituto Mandela di Castelnovo Monti