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Accoltellato dalla moglie la difende: «Non era in sè, la perdono»

Serena Arbizzi
Accoltellato dalla moglie la difende: «Non era in sè, la perdono»

Reggio Emilia: la donna è stata arrestata per tentato omicidio. «Avevamo bevuto un bicchiere di troppo, l’allarme l’ha dato lei»

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Reggio Emilia «È un’accusa troppo grave, quella a cui è chiamata a rispondere mia moglie. Certo, non è una giustificazione, ma avevamo bevuto un bicchiere di troppo e, al culmine di una discussione per motivi banali, la lite è degenerata». Parla dal letto d’ospedale il commerciante accoltellato dalla moglie nella notte fra domenica e lunedì. La donna è accusata di tentato omicidio e si trova in carcere. Secondo quanto ricostruito, erano da poco passate le 2.30 quando la 45enne ha colpito con più fendenti il marito nell’abitazione dove vivono insieme, in un condominio di via Fenulli, nel quartiere Crocetta. Secondo la ricostruzione ufficiale, all’uomo è stato diagnosticato un polmone perforato. A chiamare i soccorsi sarebbe stata la moglie stessa. I carabinieri della sezione radiomobile di Reggio, allertati dal personale del 118, sono intervenuti immediatamente. Una volta arrivati, la donna era all’interno dell’abitazione dove, in un cassetto, è stato ritrovato il coltello della lunghezza di 30 centimetri, di cui 18 soltanto di lama, rimesso al suo posto dopo che era stato usato per colpire l’uomo. Il marito è stato subito soccorso e trasportato dal personale del 118 in condizioni gravi al pronto soccorso di Reggio Emilia.

Per questi fatti, i carabinieri hanno arrestato in flagranza la 45enne con l’accusa di tentato omicidio. Il marito è stato portato all’ospedale di Reggio, dove è ricoverato con prognosi riservata, ma non in pericolo di vita. L’uomo dovrebbe essere dimesso oggi. La donna si trova in carcere, a disposizione della Procura, diretta da Calogero Gaetano Paci. «Domani (oggi per chi legge, ndr) dovrei già essere dimesso – racconta il commerciante alla Gazzetta –. Ho letto quanto è stato scritto, ma non è stato perforato il polmone, per sicurezza mi stanno tenendo in osservazione. È successo che abbiamo discusso, ma avevamo bevuto il classico bicchiere di troppo. È andata così, ma la questione è stata ingigantita. O meglio, qualche punto mi è stato messo e che abbia sbagliato è fuori discussione, ma non nei termini in cui è uscito il fatto. L’allarme lo ha dato mia moglie stessa, si è preoccupata quando ha visto cos’era successo. Non è una giustificazione ma se si commette questo gesto da sani è diverso dal commetterlo dopo un bicchiere di troppo. Stavamo discutendo per banalità che non ricordo neanche e questo indica che non si trattava di qualcosa di importante». La coppia, entrambi i coniugi sono italiani, è sposata dal maggio 2022. «Stiamo benissimo insieme, io e mia moglie – racconta il marito –. Il fatto è che abbiamo due caratteri, o fragili da un lato o troppo duri dall’altro. Quindi certe discussioni diventano più “grintose”, ma non era mai successa una cosa simile. L’accusa mossa a mia moglie mi sembra eccessiva. Ripeto, verrò dimesso a breve e la perdono». Secondo una prima ricostruzione, i coniugi hanno avuto un’accesa lite nel corso della quale la moglie 45enne ha impugnato un coltello con cui ha ferito il marito in varie parti del corpo: uno dei fendenti gli avrebbe perforato un polmone. L’immediato intervento dei militari allertati dal 118 ha consentito di trovare all’interno dell’appartamento sia la presunta autrice dell’accoltellamento sia il marito, subito affidato alle cure del personale sanitario. I carabinieri hanno trovato in un cassetto il coltello della lunghezza di 30 centimetri, posto sotto sequestro. L’uomo arrivato al pronto soccorso dell’ospedale di Reggio Emilia è stato ricoverato con prognosi riservata avendo riportato, a seguito dell’accoltellamento la perforazione di un polmone. Accertati i fatti, i militari hanno arrestato in flagranza di reato e ristretto a disposizione della Procura reggiana la 45enne. l © RIPRODUZIONE RISERVATA