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Arrestata la banda che colpiva le seconde case: recuperata la refurtiva di decine di migliaia di euro

Arrestata la banda che colpiva le seconde case: recuperata la refurtiva di decine di migliaia di euro

Si tratta di tre albanesi, di 25, 30 e 28 anni, che avevano preso di mira svariate abitazioni dell’Appennino

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Vetto Tre cittadini albanesi sono stati arrestati dai carabinieri per furto aggravato e continuato in diverse abitazioni dell’Appenino reggiano e modenese. E’ stata recuperata la refurtiva per un valore di varie decine di migliaia di euro. 

L’indagine ha avuto inizio nel mese di settembre grazie agli approfondimenti investigativi da parte dei carabinieri di Quattro Castella, che si sono basati sul ritrovamento di una targa di un’autovettura trovata nelle vicinanze di un’abitazione oggetto di un furto. Grazie alla collaborazione con la sezione operativa della compagnia di Reggio Emilia e con il nucleo operativo di Castelnovo Monti, ha portato i militari ad individuare un 25enne albanese risultato intestatario della targa. 

Durante l’attività di intercettazione, è stato accertato che il giovane era solito ospitare in più periodi dell’anno due connazionali, un 30enne e un 28enne, poi risultati autori materiali dei furti. I due arrivavano a Reggio Emilia eludendo i controlli alla frontiera attraverso viaggi in pullman, e ad aspettarli c’era proprio il 25enne, che poi li portava nella sua abitazione risultata essere la loro base operativa da cui partivano le incursioni.

Nello specifico, tra le 18 e le 21.30 di quasi ogni giorno, durante la permanenza dei due in Italia, il 25enne li accompagnava nei vari obiettivi prescelti, risultati essere esclusivamente abitazioni o ville al difuori dei centri abitati e anche seconde case temporaneamente disabitate. Qui entravano tramite l’effrazione vetri o porte, rubando diversi beni, ma puntando prevalentemente i monili in oro e orologi di pregio.

L’altra sera, al rientro dell’ennesima incursione furtiva, i carabinieri li hanno rintracciati nella loro abitazione. All’interno della casa, è stata ritrovata una grande refurtiva, costituita da monili in oro, orologi, profumi, una macchina fotografica professionale, ma anche giochi elettronici ed altro di cui parte già ricondotta a due furti in abitazione consumati a fine febbraio a Canossa.

La restante refurtiva, del valore di alcune decine di migliaia di euro, è stata sequestrata in attesa che venga riconosciuta dai legittimi proprietari. Per questo motivo, i carabinieri di Reggio Emilia invitano i cittadini, che tra settembre e febbraio hanno subito furti in abitazione a presentarsi – denuncia alla mano –  in caserma per le eventuali attività di riconoscimento e restituzione della refurtiva.

I carabinieri hanno anche sequestrato attrezzi da scasso (cacciaviti, tronchesi, guanti, berretti tipo passamontagna). Alla luce di quanto emerso e acquisti elementi di presunta responsabilità a carico dei tre albanesi, sono stati arrestati, visti i vari indizi di colpevolezza, pericolo di reiterazione del reato e di fuga. Gli accertamenti proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi.