Gazzetta di Reggio

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La cerimonia

Il Popol Giost ritrova la sua piazza

Ambra Prati
Il Popol Giost ritrova la sua piazza

I cittadini: «Ora bisogna che venga vissuta»

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Reggio Emilia C’erano duecento persone, ieri pomeriggio, al taglio del nastro della nuova piazza del Popol Giost di via Roma. Presenti gli ex “ragazzi di via Roma” (la Catlàna, al secolo Annamaria Sala, una delle prime cittadine onorarie dello storico quartiere con tanto di spilletta, Enrico Prandi ex presidente del basket, Sergio Calzari ex sindaco di Novellara, l’architetto Enrico Manicardi) e personalità della cultura, come la scrittrice Ivanna Rossi, gli ex amministratori (Luca Vecchi accanto al questore Giuseppe Maggese), numerosi consiglieri comunali e regionali, nonché rappresentanti di comitati (tra gli altri Gianni Felici del comitato IV Novembre). Il progetto – iniziato dalla precedente giunta – è stato reso possibile grazie a 500mila euro dal Pnrr, più 100mila euro del Comune e un contributo economico di aziende (Iren, L’Ovile e Reire).

Padrone di casa Pierluigi Sgarbi, dell’associazione ViaRomaZero: la richiesta del restyling, tre anni orsono, è partita da loro. «Ci sembrava necessario trasformare quello che era un parcheggio in un luogo di ritrovo pulsante per il quartiere, per iniziative di qualsiasi tipo – ha detto Sgarbi –. Questa è l’unica importante riqualificazione nella zona nord della città e la piazza (con queste panchine circolari attorniate da alberi, luci suggestive e videosorveglianza) è indubbiamente bella».

Ora la sfida è farla vivere con iniziative continuative, in un anno in cui l’associazione ha rinunciato a partecipare a Fotografia Europea per carenza di volontari. «La prima iniziativa sarà il 10 maggio con le cittadinanze onorarie del Popol Giost: la quinta edizione dell’onorificenza alle persone che, legate allo storico quartiere, incarnano lo spirito originario di solidarietà e comunità del Popol Giost avrà una degna location – ha proseguito Sgarbi –. In primavera organizzeremo degli aperitivi a settimane alterne, per ora. Per l’estate stiamo preparando un calendario, ma mancano i volontari e ci auguriamo che l’amministrazione ci dia una mano con mercatini e altri eventi».

Dopo l’apertura della banda Filarmonica del Tricolore, che ha suonato brani di Nino Rota, ha preso la parola il sindaco Marco Massari: «Grazie per essere presenti così numerosi. I residenti sono fondamentali per il presidio di una zona talvolta in sofferenza».

Secondo l’assessore alla Mobilità Sostenibile Carlotta Bonvicini «questa è una tappa di rigenerazione che rappresenta un modello per il centro, riportando il verde e i pedoni. Sarà anche una piazza scolastica, a disposizione degli studenti dello Scaruffi-Levi».

«Una giornata di festa, come dimostra la folta partecipazione – ha detto l’assessore alla Città Storica Stefania Bondavalli –. Un punto di svolta per un quartiere che ha bisogno di tutta la nostra attenzione. Ora inizia il lavoro più difficile».

Il vicesindaco Lanfranco De Franco ha auspicato che «questo spazio pubblico possa essere vissuto in pieno dalle realtà locali». Dopo il taglio del nastro, la festa è proseguita con aperitivo e dj-set, regalando un esempio di come può essere un quartiere senza un degrado urbano ormai dilagante.  l