Gazzetta di Reggio

Quando chiedo ai proprietari che snack offrono ai loro cani mi mostrano scatole di biscotti di tutti i tipi, compresi quelli che si mettono nel the, ma il concetto di snack è un po’ più complesso. Un conto sono i cosiddetti “premietti”, da somministrare in quantitativo molto ridotto perché hanno in genere un alto contenuto calorico e vanno usati appunto come premio e non di routine, mentre i “masticativi” sono snack di diverso materiale (corno, pelle, carne essiccata, orecchie, trippa…) che impegnano il cane nella masticazione. Masticare è un’attività fondamentale e molto appagante per qualunque essere dotato di denti, ed è uno dei motivi per cui le diete con i classici “beveroni” hanno scarso successo in campo umano. Nei nostri cani l’atto del masticare stimola la produzione di saliva e quindi promuove la salute dentale, non solo, ma favorisce il rilassamento del cane e quindi il suo benessere mentale grazie alla produzione di endorfine. Aumenta anche il livello di serotonina, che viene definita l’ormone del buon umore e diminuisce l’adrenalina e lo stress. Non tutti i masticativi però vanno bene: diffidiamo da quelli troppo economici, di dubbia fattura e provenienza e soprattutto cerchiamo quello giusto per il nostro amico, come appetibilità e consistenza. È un cucciolo o un soggetto anziano con qualche problema di denti? Evitiamo quelli troppo duri come il corno di cervo, andrebbero solo in frustrazione anziché vivere un momento piacevole. È un cane ingordo e vorace? Cerchiamo uno snack di forte consistenza e dimensioni adeguate alla bocca, in modo da tenerlo impegnato a lungo. I masticativi ci possono aiutare anche durante le situazioni stressanti, purché si riesca ad intervenire prima che il cane vada in crisi: dobbiamo uscire lasciandolo solo? C‘è un temporale in arrivo? Una carezza e uno snack buonissimo per distrarlo: non sempre, ma spesso funziona.

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