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Il caso

L’ara crematoria di Modena è ferma, a Reggio Emilia i feretri in attesa

Nicolò Valli
L’ara crematoria di Modena è ferma, a Reggio Emilia i feretri in attesa

Al cimitero di Coviolo la lunga sequenza di casse. Il Comune chiede comprensione in attesa che il guasto oltre Secchia venga risolto

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Reggio Emilia Bare lasciate tra le celle frigorifere e la sala dell’autopsia, in attesa di cremazione. In questi giorni, chi passa e lavora al cimitero di Coviolo, avrà notato una sequenza di casse una dietro l’altra a terra, in attesa di poter accedere all’ara crematoria. Un dipendente di un’agenzia funebre ha contattato la Gazzetta di Reggio per denunciare una situazione che, seppur temporanea, non è piacevole e rispettosa in prima battuta per i parenti dei defunti. La motivazione è da ricercare in un’interruzione del forno crematorio di Modena; un guasto che ha di fatto consentito lo spostamento delle salme in attesa di essere cremate oltre Secchia.

Una situazione, quella delle bare accorpate e in fila, che rimanda tragicamente ai tempi del Covid, in particolar modo ai mesi più duri del 2020. Chi ci ha contattato segnala che la situazione non è certamente quella di allora, ma è innegabile che una soluzione vada trovata. È stato chiesto al Comune di aumentare il numero di barelle in cui posizionare le bare, ma la risposta sarebbe stata negativa, per un discorso prevalentemente economico. Il Comune, attraverso il dirigente Alberto Bevilacqua, ha precisato che «si tratta chiaramente di un’emergenza, quella di Modena, che non possiamo ignorare, in quanto è capitato anche a noi di chiedere lo spazio anche ad altre città. Chiediamo, soprattutto agli operatori delle agenzie funebri, comprensione in attesa che il guasto sia risolto». L’ara crematoria del cimitero di Coviolo è gestita dal Comune, che ha affidato il servizio in appalto alla società Altair Funeral. Ogni giorno sono consentite sino a cinque cremazioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA