Park Zucchi e Vittoria decisivi per il rilancio del centro storico
Trattative in corso con Lodetti Alliata, ma servono milioni
Reggio Emilia Nuovi mercoledì rosa, nuova Giareda, riqualificazione del parco del Popolo, sgravi fiscali per i commercianti che scelgono di investire nell’esagono, l’apertura di un presidio sanitario sopra la farmacia centrale di piazza Prampolini. Nel presentare il piano strategico per il rilancio del centro storico di Reggio, l’assessora Stefania Bondavalli ha tracciato le linee guida di un piano di rilancio a cui però servono soldi. Senza i soldi, non si va da nessuna parte. In particolare, per quella che è la chiave di volta della rivitalizzazione del centro storico. Ovvero il piano della sosta, con l’unico obiettivo di riprendersi la gestione del Parcheggio dell’ex Caserma Zucchi e di quel che è oggi ancora libero – perché invenduto – del parcheggio sotterraneo di piazza della Vittoria.
I soldi della Regione
E in effetti, qualche cifra, il presidente della Regione se l’è lasciata sfuggire, ma a giudicare dal pudore che la grancassa della giunta ha usato per divulgarle, non era ciò che a Reggio ci si aspettava. Di certo, non è neanche lontanamente simile alle cifre che servirebbero per ridare slancio al centro storico reggiano. Che è uno degli 11 che la legge regionale sugli hub urbani dovrà sostenere anche finanziariamente, da Piacenza a Rimini. A Reggio de Pascale ha detto che sul tavolo ci sono 14 milioni da distribuire tra gli undici hub urbani. In Comune hanno già fatto i conti della serva, e a Reggio arriverebbero circa 300 mila euro l’anno per i prossimi tre anni. In particolare, è abbastanza facile ipotizzare che buona parte della prima tranche se ne vada per gli sgravi fiscali che vogliono convincere i proprietari di im mobili sfitti a invertire la rotta. In centro sono 2mila gli immobili non residenziali che risultano vuoti, anche soltanto 100 euro l’anno di sconto sull’Imu, finirebbero per “mangiarsi” due terzi della prima ipotetica tranche. Il resto potrebbe servire per allestire la Casa della Salute che il Comune ha deciso di aprire nei suoi vecchi uffici della Galleria Santa Maria, accanto alla Farmacia centrale. Con gli altri soldi che arriveranno dei due anni successivi si potranno finanziare iniziative – più o meno spot – per rivitalizzare il centro storico: ci penseranno i tavoli di lavoro (Vivere, Lavorare, Abitare... mancano solo Lettera e Testamento e il gioco è fatto...). Il tutto sotto il coordinamento dell’architetto Massimo Magnani, fresco di riconferma nel ruolo di mega-dirigente del Comune. Una scelta, quella di affidare questo ruolo a Magnani che si presta a due opposte interpretazioni. I favorevoli alla scelta di Magnani potrebbero dire che ha le qualità professionali adatte e che conosce i problemi del centro storico. I contrari a questa scelta potrebbero ribattere con le stesse argomentazioni. Se si è già occupato di questioni legate al centro storico, e i problemi anziché attenuarsi o risolversi si sono aggravati, perché dovrebbe riuscirci stavolta?
Il caso Zucchi
Prendiamo ad esempio il cuore di tutto il piano per il centro storico che, conoscendo la propensione del reggiano-tipo di voler andare anche in bagno con l’auto, sono i parcheggi. E questo lo sapeva bene anche la giunta precedente che, appena si erano create le condizioni, aveva iniziato la manovra di retromarcia su una operazione che nata dal trio Delrio-Spadoni-Magnani si sarebbe rivelata sbagliata e che, quando era ancora in nuce era stata ereditata obtorto collo da Luca Vecchi che, sul finire del proprio mandato, si è posto un biettivo: riportare a casa il parcheggio della Zucchi e i posti auto sotterranei e ancora invenduti. Da qui è partita la trattativa con la Reggio Parcheggi dell’imprenditore Filippo Lodetti Alliata. Che proprio da queste colonne aveva ammesso l’esistenza di una trattativa con il Comune di Reggio, continuando però a negare criticità sia sul parcheggio all’ex Zucchi sia sui posti auto sotterranei che a suo dire sarebbero già tutti venduti. In realtà i limiti della gestione della ex Zucchi da parte di Reggio Parcheggi sono gli stessi da sempre: scarsa illuminazione di sera, tariffe troppo alte, con autentiche martingale che scattano se superi di un minuto il muro delle tre ore di sosta. Come se non bastasse, tutti coloro che arrivando da fuori Reggio hanno utilizzato uno dei 700 posti auto del parcheggio, non hanno potuto fare a meno di notare come il Park Zucchi sia forse l’unico parcheggio di una città media a non prevedere il pagamento con Telepass o altri gestori. Una gestione più razionale e moderna – dalle tariffe alla sicurezza – di quel parcheggio, così come dei posti auto sotto piazza della Vittoria che potrebbero essere messi a rotazione sarebbe una operazione che potrebbe costituire la svolta per il rilancio del centro storico. Ma servono soldi. Molti di più di quelli di cui si è parlato in questi giorni. Quando avevano cominciato a trattare la richiesta di Lodetti Alliata al Comune era stata attorno ai 5 milioni. Cinque milioni per passare la mano, che però oggi potrebbero esser scesi a 4. Ma si tratta ancora. E di tutti i tavoli tematici aperti dall’assessora Bondavalli, quello più importante, per il destino del centro, è probabilmente questo. © RIPRODUZIONE RISERVATA