La titolare di un bar di Bibbiano racconta: «Sono stata picchiata e rapinata dell’incasso»
La donna è stata aggredita e presa a pugni. «Ero appena salita in auto: lui ha spaccato il finestrino. Ho reagito e mi ha colpita»
Bibbiano È stata aggredita e presa a pugni da un malvivente incappucciato appena uscita dal suo bar pasticceria. È la drammatica esperienza vissuta da Loretta Magnani, 52 anni, titolare del bar-pasticceria Ida di via Lenin, a Bibbiano.
I fatti risalgono alla sera di sabato. Erano da poco passate le 19.30 quando la titolare ha chiuso il locale e si è diretta verso la sua auto, parcheggiata a pochi metri di distanza.
Con sé aveva l’incasso della giornata, custodito nella borsa. «Sono salita in macchina, ho appoggiato la borsa sul sedile del passeggero e stavo cercando di mettere in moto per andarmene» ha raccontato.
In quel momento, un uomo incappucciato, di corporatura media, si è avvicinato al veicolo, ha infranto con violenza il finestrino e ha afferrato con decisione la borsa. «Non so se ho fatto bene, ma ho reagito d’istinto per proteggere l’incasso tirando più possibile la borsetta. Il ladro prima mi ha colpito in faccia colpendomi più volte al labbro superiore. Poi con diversi pugni sulla mano destra, per farmi lasciare la borsa».
La donna ha subito una lacerazione al labbro superiore, un grosso ematoma a una mano ed è stata ferita da schegge di vetro. All’interno della borsetta c’erano denaro contante, documenti e il telefono.
Fuga col complice
L’uomo è poi fuggito a bordo di un’auto scura già accesa, dove ad attenderlo c’era un complice.
La vittima, comprensibilmente ancora sotto shock, non è riuscita a memorizzare il modello del veicolo né altri dettagli utili all’identificazione.
Nel frattempo sono intervenuti i carabinieri della stazione di Bibbiano, allertati dalla stessa commerciante, che è stata trasportata a bordo di un’ambulanza della Croce Arancione al pronto soccorso di Reggio Emilia, dove è stata medicata. «Ringrazio i carabinieri intervenuti sul posto - dice la donna - Mille grazie ai condomini che sono scesi in strada ad aiutarmi: chi mi ha portato dell’acqua, chi mi ha portato una giacca, chi ha chiamato i soccorsi. Grazie alla mia amica che è rimasta con me in ospedale tutta la notte. Grazie a tutti coloro che mi hanno aiutato e non mi hanno lasciato sola di fronte ad un episodio del genere».
La solidarietà del paese
La notizia si è diffusa rapidamente in paese, suscitando sdegno e solidarietà nei confronti della commerciante.
Numerosi cittadini si sono recati davanti al locale per esprimere vicinanza alla titolare, che ieri mattina ha però deciso di non aprire il bar. Sulla porta d’ingresso un cartello: “Chiusi per rapina”. Una scritta semplice ma d’impatto, che ha colpito profondamente clienti e conoscenti.
«Domani (oggi, ndr) aprirò la mia attività - dice la donna piangendo -. Sono rimasta scioccata dalle modalità della rapina. Leggo i giornali, che vendo anche nel mio bar, e avevo letto di altri episodi simili. Ma quando ti capita non si è mai preparati ad una cosa del genere». l