Gazzetta di Reggio

Reggio

Acquechiare

Reggio Emilia, terzo assalto contro la farmacia: il ladro usa la fiamma ossidrica

Serena arbizzi
Reggio Emilia, terzo assalto contro la farmacia: il ladro usa la fiamma ossidrica

Nuovo tentato furto. La titolare esasperata: “Non se ne può più”

2 MINUTI DI LETTURA





Reggio Emilia Terzo tentativo di effrazione in un mese alla farmacia Acquechiare di via Aristotele. Nella notte fra giovedì e venerdì il ladro che ha cercato di entrare nell’attività commerciale ha usato la fiamma ossidrica per forzare la porta, per poi prenderla violentemente a calci nel tentativo di aprirla. A denunciare la propria esasperazione è la dottoressa Mariolina Diana, titolare della farmacia. «Non se ne può più, chiediamo che ci siano maggiori controlli perché questa situazione è insostenibile, hanno tentato di entrare in negozio per ben tre volte nel giro di un mese - afferma la dottoressa Diana -. La seconda volta è stata circa una settimana fa. Nella notte fra giovedì e ieri sono arrivati con la fiamma ossidrica, ma, una quindicina di giorni fa avevo fatto installare un allarme particolare. Durante l’ultimo tentativo di assalto è entrato in funzione». Il livello di esasperazione dalla microcriminalità è tale che la farmacista sta pensando, come altri esercenti di via Cecati, di dormire all’interno della sua attività, trascorrendo così le ore notturne istituendo un presidio. «Io sto pensando quasi di dormire all’interno della farmacia. Ma si può fare questo?», si chiede la titolare.

Erano le 2 e 7 minuti di notte quando il ladro è entrato in azione, come testimoniano le telecamere, collegate all’allarme. dalla registrazione. «Il ladro ha cercato di aprire la vetrina e poi l’ha presa a calci, la porta l’ha finita di rompere, era già malmessa dalla volta scorsa - aggiunge la dottoressa Diana -. Dopo 8 minuti è arrivata la vigilanza e dopo 10 i carabinieri. La prossima volta arriveranno con il trattore. Inizialmente hanno cercato di sfondare la porta soltanto a calci, la seconda volta scagliandole contro un tombino e poi la fiamma ossidrica, ma non hanno avuto il tempo perché è scattato allarme. Hanno sferrato otto calci: il tutto è durato 30 secondi. Negli ultimi tempi abbiamo assistito a un’escalation di criminalità. Chiediamo attenzione da parte delle forze dell’ordine, serve qualche intervento in più, dal momento che tanti esercenti hanno questo problema. Il territorio deve essere coperto da qualcuno che lo vigili. Così siamo alla mercè dei banditi», è l’appello con cui conclude la titolare della farmacia “Acquechiare”.