Un’altra spaccata in centro storico: tocca al barber shop Skilissa
Il colpo nella notte di venerdì, la polizia arresta un 33enne
Reggio Emilia Due confezioni di proteine, occhiali di sole, un router WiFi, cappellini appartenenti a clienti. Questo il bottino dopo la spaccata al negozio Skilissa, barber shop di viale Monte San Michele: qui nella tarda serata di venerdì, un 33enne, arrestato poco dopo dalla Polizia, si è introdotto per fare man bassa di quello che gli è capitato a tiro dentro al negozio.
Erano le 23.15 di venerdì quando è arrivata la segnalazione di furto: gli agenti della Squadra Volanti hanno raggiunto via Monte San Michele e hanno constatato che era avvenuta l’effrazione. Il ladro ha usato la grata di un tombino per infrangere la vetrina. Una volta dentro, ha arraffato alcuni oggetti. Quando sono arrivati gli agenti l’autore del furto si era già allontanato, ma le Volanti hanno acquisito subito le immagini della videosorveglianza interna del locale, da cui si vedeva chiaramente l’aspetto e l’abbigliamento del 33enne. Gli agenti hanno quindi iniziato a cercarlo, trovandolo poco dopo in una via vicina a viale IV novembre. L’uomo aveva ancora la refurtiva con sè, ed è stata restituita subito al proprietario: in più aveva con sè una torcia.
Il 33enne è residente a Gualtieri e ha precedenti per reati contro il patrimonio: è stato portato accompagnato negli uffici della questura per i necessari accertamenti: al termine è stato arrestato per l’ipotesi di reato di furto aggravato, perché ha agito con il volto travisato, e posto a disposizione dell’autorità giudiziaria per il giudizio di convalida, al termine del quale il giudice Sarah Iusto ha applicato la misura del divieto di dimora a Reggio Emilia. Il 33enne è assistito dall’avvocato Paolo Bertozzi che aveva chiesto i domiciliari, mentre il pm il carcere. Il procedimento si concluderà nelle prossime udienze.
«I ladri erano già venuti lo scorso autunno: quella volta hanno rubato alle macchinette e l’iPhone», racconta Ayoub Azyfa, fratello del titolare.
«Questo evento delittuoso conferma la percezione che la maggioranza di questi fatti di reato vengono commessi da sbandati che colpiscono obiettivi che per le circostanze di tempo e luogo appaiono di facile preda. Proprio il carattere di imprevedibilità rende difficile contrastarli, tuttavia, grazie al costante controllo del territorio in alcuni casi si riesce a ottenere un risultato positivo», fa sapere la Questura.