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Sicurezza stradale

«Via Freddi e via Tirabassi non sono la tangenziale», gli striscioni dei cittadini stanchi degli incidenti

Elisa Bottazzi
«Via Freddi e via Tirabassi non sono la tangenziale», gli striscioni dei cittadini stanchi degli incidenti

La mobilitazione della zona sud ovest della città, San Bartolomeo, spesso teatro di scontri anche mortali

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Reggio Emilia I cittadini di San Bartolomeo, da anni inascoltati dal Comune, si stanno muovendo per dire basta alle condizioni invivibili in cui sono state lasciate le loro strade: tra le iniziative, striscioni di protesta appesi nella zona sud ovest della città e un incontro, previsto avvenuto ieri sera, martedì 1 aprile, per discutere delle problematiche che ancora, dopo anni, contraddistinguono queste zone. Traffico pesante, traffico pendolare e velocità folli: queste le caratteristiche delle strade comunali delle frazioni sud ovest di Reggio, e in particolare di via Tirabassi e via Freddi.

In via Tirabassi è altissimo il tributo di sangue pagato dagli automobilisti: nel dicembre scorso, in uno scontro tra due auto, hanno perso la vita il 28enne Alan Baisi e l’83enne Vittorio Costi. Nella vicina via Freddi poi si trovano le scuole, le fermate dello scuolabus, nonché una parte del centro abitato della frazione. Strade, queste, che - proprio a detta dei residenti - sono diventate totalmente invivibili. Nonostante i numerosi appelli e le raccolte firme dei cittadini, però, il Comune non ha ancora attuato niente di concreto per migliorare la viabilità e aumentare la sicurezza di queste zone. Mancano ancora, infatti, adeguate misure che consentano di diluire il traffico e di limitare la velocità degli automobilisti, tra cui il posizionamento di autovelox, la creazione di dossi o la presenza di forze dell’ordine.

A bloccare l’istallazione di autovelox c’è la situazione di altri rilevatori della velocità a cui i giudici hanno messo i sigilli, di fatto paralizzando tutto il piano di prevenzione che aveva predisposto il Comune e che prevede la distribuzione di cinque autovelox in altrettanti punti caldi della viabilità cittadina. Invero, se la giunta non può far altro che aspettare che la situazione si sblocchi, a essere stanchi di aspettare sono i cittadini della frazione che hanno già portato avanti due proteste, entrambe realizzate per mezzo di striscioni appesi nelle zone interessate: "Basta morti su queste strade" o "Rallenta, non sei in tangenziale" sono solo due delle frasi che gli automobilisti possono leggere lungo le strade. La prima protesta risale a una settimana fa ed è stata in parte zittita attraverso la rimozione di buona parte degli striscioni. I cittadini, però, non si sono fatti abbattere così facilmente: ieri notte una seconda ondata di striscioni ha riempito le strade della città. Queste proteste hanno anticipato l’incontro che si terrà stasera, alle 20.30, al circolo Quaresimo di Codemondo. Un incontro, questo, a cui parteciperanno i cittadini delle frazioni di San Bartolomeo, Codemondo e Coviolo, appartenenti alla consulta C. Anche l’assessora Carlotta Bonvicini e il vicesindaco Lanfranco De Franco hanno assicurato la loro presenza. © RIPRODUZIONE RISERVATA