Gazzetta di Reggio

Reggio

A Casa Cervi

Elly Schlein: «Dazi, da mesi chiediamo di non sottovalutare ma da Meloni nessuna risposta»

Evaristo Sparvieri
Elly Schlein: «Dazi, da mesi chiediamo di non sottovalutare ma da Meloni nessuna risposta»

La segretaria nazionale del Pd al seminario con i deputati dem «Con la destra sono in gioco la democrazia e lo Stato di diritto»

3 MINUTI DI LETTURA





Reggio Emilia «Non sappiamo quando si andrà a votare ma noi dobbiamo essere pronti e nelle testa lo siamo già. Se guardiamo i risultati del partito sono positivi, il Pd sta bene. Sta bene dal punto di vista del tesseramento, del 2x1000, dei voti che sono raddoppiati in alcune tornate Amministrative e cresciuti alle Europee. E se guardiamo anche attorno a noi, ci credo che sono preoccupati perché se mettiamo insieme le opposizioni, siamo competitivi». E poi: «Le sfide che abbiamo davanti non vanno sottovalutate. Quello che è in gioco oggi è veramente la democrazia, i fondamentali di uno stato di diritto. Attenzione: chi sta picconando lo sta facendo attraverso l’uso di strumenti democratici». Sembra quasi che si debba votare presto. E in effetti è così, se si pensa alle Amministrative e alle Regionali dei prossimi mesi. È anche con questo spirito che Elly Schlein ha radunato i deputati Pd in una due giorni di seminario a Casa Cervi, luogo del cuore della segretaria dem, che ricordando il sacrificio dei sette fratelli non trattiene la commozione: «Viviamo oggi un mondo che torna attraverso i nazionalismi a proporre guerre, a proporre conflitti, a proporre guerre commerciali e divisioni e noi invece siamo impegnati come progressisti a costruire il futuro di una società più giusta. Questo è il punto che abbiamo discusso qui con tutte le colleghe e colleghi del partito». Un confronto in cui Schlein ha dettato l’agenda del Pd, lanciando le sfide alla destra articolate in un programma a 360 gradi, che spazia dalle posizioni su riarmo e difesa comune (che tanto hanno fatto tribolare i dem nelle scorse settimane) al superamento del diritto di veto nell’Ue, per un’Europa considerata più giusta anche da un punto di fiscale, passando per sanità e scuola pubbliche, politiche industriali per l’ambiente e diritti (a partire da quello per la cittadinanza), indicati insieme alla questione salariale come grimaldelli con cui scardinare il governo Meloni e la coalizione di centrodestra, che peraltro qualche crepa sembra mostrarla. «Noi li battiamo se li portiamo dove non vogliono stare, sulle questioni economiche e sociali», dice Schlein. E se per la premier Meloni i dazi di Trump non sono da considerare «una catastrofe», per Schlein saranno un vero e proprio «disastro», come le borse mondiali hanno finora mostrato.

«Noi da mesi chiediamo al governo di non sottovalutare la guerra commerciale annunciata da Trump. Ma Giorgia Meloni è stata fin qui ambigua e non ha messo in campo alcuna risposta – scandisce la segretaria dem – Sanchez in Spagna ha già messo in campo 14 miliardi per proteggere famiglie e imprese dall’effetto dei dazi di Trump. Ora, è necessaria un risposta unitaria europea, mirata e proporzionata. E poi è necessario aprire nuove relazioni commerciali. E sul versante interno è necessaria una risposta che tuteli imprese e famiglie, come ha fatto Sanchez in Spagna. Questo ci aspettiamo e questo proponiamo. Al contempo proponiamo di nuovo di rilanciare il mercato interno e la domanda attraverso un intervento sui salari: incentivare il rinnovo dei contratti e approvare finalmente il salario minimo, chiesto da tempo da tutte le opposizioni, a proposito di proposte che Meloni non ha voluto ascoltare». Sul fronte della politica interna, «ci opporremo con ogni strumento parlamentare a disposizioni al blitz notturno sul ballottaggio e ci opporremo a ogni blitz sul decreto sicurezza». Quanto alla manifestazione di oggi a Roma del M5s, alleato a targhe alterne, «il Pd parteciperà con una delegazione»: «Non siamo d’accordo su tutto, ma ci sono molti punti comuni – ammette Schlein – al netto delle nostre differenze, portiamo attenzione e ascolto perché siamo testardamente unitari». In apertura del suo intervento, la segretaria ha parlato anche dell’emergenza femminicidi: «Sono stati giorni in cui ne stanno succedendo molte e non vorrei si perdesse l’attenzione su alcuni fatti di drammatica attualità: sono state uccise due ragazze di 22 anni e una donna di 70 è stata aggredita dal marito. Su questo non possiamo più aspettare, come istituzioni, a fare un passo in avanti». l © RIPRODUZIONE RISERVATA