Gazzetta di Reggio

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Lotta al degrado

Zona stazione, contro l’abbandono dei rifiuti arrivano le foto-trappole

Massimo Sesena
Zona stazione, contro l’abbandono dei rifiuti arrivano le foto-trappole

Reggio Emilia: una misura da 40mila euro. Dopo l’incremento della pulizia del quartiere venivano lasciti qui anche da altre zone

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Reggio Emilia Nella zona della stazione, da viale Piave a piazzale Marconi, passando per via Eritrea e viale IV Novembre, per arrivare fino a Via Turri e alle sue laterali, l’esercito, con i suoi pattugliamenti dell’operazione Strade sicure, non è l’unica cosa attesa dai residenti. Un’altra azione annunciata dall’amministrazione comunale e che costituirebbe il segnale di una inversione di rotta è quella che riguarda il contrasto all’abbandono selvaggio dei rifiuti, ingombranti e non per le strade della città. Un fenomeno che – paradossalmente – è diventato ancor più visibile da quando, più di un mese fa, il Comune ha deciso di incrementare le operazioni di pulizia del quartiere della stazione e aumentando i passaggi con le macchine pulitrici di Iren e i camion che raccolgono rifiuti di tutti i tipi, dai sacchetti domestici, a quelli condominiali fino ai rifiuti ingombranti per i quali Iren ha da tempo attivo un servizio gratuito previa prenotazione.

In altre parole, il fatto che i mezzi di Iren passino più volte al giorno e i camion per la raccolta dei rifiuti ingombranti passino praticamente ogni giorno ha finito per incrementare gli episodi di inciviltà in via Turri e dintorni. Una dimensione che ha da tempo varcato i confini della zona, attirando in via Turri e dintorni anche i rifiuti da altri quartieri reggiani, spingendo il Comune a servirsi delle tecnologie più avanzate per cogliere sul fatto i furbetti del rusco. Probabilmente subito dopo Pasqua, verranno installate nel quartiere più problematico della città una decina di foto-trappole. Altre dieci, dopo un primo periodo di collaudo e sperimentazione potrebbero essere installate in altre zone della città. Il Comune sta definendo in questi giorni gli ultimi particolari di un accordo con una società specializzata nell’installazione e nella gestione di queste apparecchiature, videocamere equipaggiate di sensori in grado di catturare foto e video anche di notte con la tecnologia a infrarossi, quando viene rilevato un movimento.

L’accordo che il Comune sta perfezionando prevede un contratto della durata di 3 anni e il costo – per l’installazione e l’utilizzo di queste foto-trappole– è, per il Comune di circa 40mila euro l’anno. Soldi che l’Ente locale conta di recuperare con le sanzioni che – sull’esempio della vicina Parma dove le fototrappole vengono già utilizzate a questo scopo – andrebbero da un minimo di 50 fino a 500 euro. Nella prima tranche di foto-trappole non sono contemplate soltanto le strade più calde della stazione, ma anche altre zone della città dove ciclicamente si scoprono discariche a cielo aperto, da viale Piave a viale Ramazzini fino alle strade attorno al cimitero monumentale, che peraltro dista poche decine di metri da un’isola ecologica di Iren. Un luogo deputato a raccogliere i rifiuti più ingombranti, ma evidentemente non abbastanza vicino per coloro che scaricano gli ingombranti all’esterno.l © RIPRODUZIONE RISERVATA