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Gli studenti manifestano all’Einaudi: «Non veniamo ascoltati abbastanza»

Serena Arbizzi
istituto einaudi di correggio
istituto einaudi di correggio

Mercoledì 16 aprile i ragazzi si fermeranno davanti a scuola le prime ore

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Correggio Gli studenti dell’istituto tecnico statale Einaudi hanno deciso di manifestare per chiedere maggiore attenzione nei confronti dei loro diritti. Lo faranno mercoledì, nel corso di un’iniziativa chiamata "Blackout studentesco", nata spontaneamente da alcuni studenti con l’obiettivo di essere ascoltati.

La questura è stata informata ed è stimata la partecipazione di circa 200-300 studenti. Si preannuncia, dunque, una mobilitazione imponente, destinata a scrivere una pagina importante per l’istituto scolastico. Le ragioni della protesta nascono da una serie di criticità strutturali e organizzative che da troppo tempo vengono segnalate ma rimangono irrisolte. Si va dalle piccole alle grandi cose, dalle questioni organizzative, alle richieste più pratiche, fino alla richiesta di una maggiore apertura verso progetti studenteschi.

Tra i principali motivi della protesta indicati dagli studenti, i quali si fermeranno davanti alla scuola invece di entrare per le prime ore di lezione, ci sono: aule inagibili, infiltrazioni e muffa in alcuni ambienti. Inoltre nei bagni la privacy sarebbe scarsa, le porte sono rotte e i divisori troppo bassi. In più, le campanelle non sarebbero funzionanti in diverse sezioni. Il chiosco, attualmente, non è presente, mentre in precedenza il servizio era attivo.

Gli studenti si mobilitano anche in seguito alla soppressione del secondo intervallo e per la mancanza di pause adeguate. Inoltre, viene lamentata la censura di progetti studenteschi e sono sottolineate limitazioni alla libertà di espressione. Tra i problemi indicati, vi sono poi difficoltà nel rapportarsi con alcuni docenti. E si torna alle questioni pratiche, come l’eliminazione del dispenser d’acqua; si evidenziano le difficoltà nell’organizzare i "monte ore".

«E in generale un mancato ascolto delle proposte studentesche, che ha portato anche alle dimissioni dei rappresentanti d’istituto», concludono i promotori della manifestazione, evidenziando le ragioni che li hanno condotti alla protesta di mercoledì. © RIPRODUZIONE RISERVATA