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Sicurezza, il questore Maggese: «Droga, furti e infiltrazioni mafiose: ecco le emergenze da combattere»

Serena Arbizzi
Sicurezza, il questore Maggese: «Droga, furti e infiltrazioni mafiose: ecco le emergenze da combattere»

Il discorso del questore di Reggio Emilia Giuseppe Maggese al 173esimo anniversario dalla fondazione della Polizia di Stato

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Reggio Emilia Il massiccio consumo di sostanze stupefacenti, incrementato del 42% se si considera il solo uso personale, l’aumento dei furti, cresciuti del 34% rispetto all’anno precedente e le infiltrazioni mafiose, che rimangono un’emergenza contro la quale si stanno mettendo in campo tutte le forze possibili in modo costante.

Ieri mattina, giovedì 10 aprile, la Polizia di Stato ha celebrato il 173esimo anniversario dalla fondazione tornando tra le mura dello storico edificio di via Dante che da oltre 70 anni ospita la Questura. Il questore Giuseppe Maggese ha toccato più punti dell’intensa attività messa in campo dalle sfaccettature delle specialità della Polizia, per il periodo che va dal 16 marzo 2024 al 15 marzo di quest’anno. Attività accomunate dal motto: "Esserci sempre". Il reato che di gran lunga cresciuto rispetto all’anno precedente è, appunto, il furto, con un aumento anche dei furti in abitazione (+ 6%). In crescita anche le rapine, aumentate del 35%, mentre, sono in calo i danneggiamenti (-14%) e i reati in materia di sostanze stupefacenti, scesi del 4%. In crescita anche le estorsioni, del 15%; al contrario le truffe sono diminuite del 7%. In aumento i reati violenti contro la persona, vale a dire le lesioni, aumentate del 37%, le percosse, del 10%, mentre sono in calo le minacce, meno 9% e, soprattutto, le violenze sessuali, diminuite del 24%. In netto regresso, infine, i reati informatici, meno 13%.

«Le cifre, pertanto, dicono che il fenomeno criminoso mantiene una certa stabilità, con la rilevante eccezione dei reati contro il patrimonio che registrano una decisa impennata –  afferma il questore Maggese – . Correlativamente è in cospicuo aumento il consumo di sostanze stupefacenti, tanto che le fattispecie accertate di uso personale che, come si ricorda non costituiscono reato, hanno registrato un incremento del +42%. Dopo il calo che aveva caratterizzato il periodo della pandemia, il consumo di sostanze stupefacenti risulta, infatti, in nettissima, preoccupante, ascesa. È quanto mai verosimile che esista una strettissima correlazione tra le più diffuse tipologie di reati predatori, vale a dire i furti sulla pubblica via, accompagnati sempre più spesso da effrazioni, in danno di veicoli in sosta ovvero di vetrine di esercizi commerciali, e l’uso di droghe. I proventi, peraltro per lo più modesti, dei furti e delle rapine commesse vengono impiegati per l’acquisto della dose giornaliera, il cui costo, peraltro, nel caso del flagello più diffuso, vale a dire il crack, si attesta grosso modo su qualche decina di euro».

Le modalità con cui molti furti vengono commessi, in cui il danno provocato è superiore al bottino, confermano che chi li commette ha l’urgenza assoluta di procurarsi quanto serve per acquistare la droga. Il questore Maggese fa un riferimento esplicito anche alla situazione in cui versa il quartiere a ridosso della stazione storica: «Non può sottacersi che, nonostante l’impegno profuso a livello preventivo e repressivo, in alcune di dette aree, soprattutto, come accennato in quelle intorno allo stazione ferroviaria storica, la pressione esercitata sui residenti da alcune categorie di soggetti, non mostra segni di resipiscenza, tanto da indurre il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dal prefetto, a fare richiesta al Ministero dell’Interno dell’inserimento della nostra città tra quelle oggetto dell’operazione "Strade Sicure", che prevede l’impiego di aliquote specializzate dell’Esercito in servizio di pubblica sicurezza. Poiché ormai l’assegnazione di detto contingente di militari dovrebbe essere questione di giorni, l’auspicio è che l’utilizzo di questa risorsa possa contribuire in primo luogo a mitigare il comprensibile allarme da parte dei residenti e, al contempo, a liberare equipaggi delle forze dell’ordine per rafforzare il controllo del territorio anche in altri luoghi della città che risultano ugualmente interessati da un aumento degli episodi di microcriminalità. In conclusione, per quanto concerne il controllo del territorio, va rilevato che anche Reggio Emilia, al pari di altre città limitrofe che vivono situazioni analoghe, si trova a dover fronteggiare problemi con riferimento ai quali non esistono soluzioni pronte o panacee in grado di risolvere in modo celere e definitivo criticità maturate negli anni e che sono quelle tipiche di aree urbane che hanno visto l’avvento, come si diceva poc’anzi, di fenomeni come quelli relativi al consumo di certe, devastanti, sostanze stupefacenti, che hanno mutato in modo evidente il quadro di riferimento e che richiedono l’elaborazione di specifiche strategie».

Tra i dati ricordati dal questore, ci sono stati brillanti operazioni della Polizia, tra cui "Ten", contro cinque appartenenti alla famiglia Arabia, indiziati di appartenere alla ’ndrangheta. Nell’anno in questione sono stati adottati, tra l’altro, numerosi provvedimenti monitori e, più in particolare, 55 fogli di via obbligatori, 122 avvisi orali di cui 7, per la prima volta, applicati anche a minorenni, 58 Daspo sportivi, di cui 8 con obbligo di firma e 4, anche in questo caso, applicati a minorenni, 37 "Daspo urbani" e, infine, 4 sorveglianze speciali. L’analisi dei dati relativi ai provvedimenti volti al contrasto della violenza di genere dice che, dal 2020 a oggi, essi hanno visto un graduale e costante aumento, sia per quanto concerne la violenza domestica sia nelle ipotesi dello stalking. Nel 2024 sono stati adottati 18 ammonimenti per violenza domestica e 22 ammonimenti per stalking. Passando ai permessi di soggiorno rilasciati sono stati complessivamente 18mila, di cui 4.500 per motivi familiari e 4.700 per lavoro. Sono stati inoltre adottati 94 provvedimenti prefettizi di allontanamento dall’Italia. Gli ordini del questore di lasciare il territorio nazionale sono stati 51.