Gazzetta di Reggio

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Un’altra spaccata al Carrozzone: i ladri lasciano il sangue sui vetri

Ambra Prati
Un’altra spaccata al Carrozzone: i ladri lasciano il sangue sui vetri

Colpo notturno al centro sociale: «Fanno danni per birre e patatine»

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Reggio Emilia «Questo è il quarto furto in altrettanti anni. Il nostro bel parco è diventato un luogo di spaccio e i malviventi provocano danni ingenti per rubare poco o niente».

Marco Zambelli è il presidente del centro sociale Carrozzone, in via Gallinari 1, dove nella notte tra venerdì 11 aprile e sabato 12 aprile i ladri hanno scagliato un tombino contro una porta, tagliandosi e lasciando tracce di sangue sui vetri infranti. Salvo poi, non trovando nemmeno un euro, limitarsi a bere birre e mangiare patatine.

Il centro sociale ha diversi ingressi. Il primo tentativo di effrazione è avvenuto sul retro, dove i malviventi – si suppone almeno due – hanno tentato di forzare la porta ma la maniglia è rimasta loro in mano.

Allora i ladri hanno prelevato il tombino situato a un metro di distanza e l’hanno lanciato contro la parte superiore della porta laterale, a metà dell’edificio lato parco. A quel punto è bastato girare la chiave all’interno per entrare; nella manovra qualcuno si è ferito, lasciando tracce ematiche.

All’interno i malviventi hanno girato intorno al bancone, non trovando nulla. «Dopo che è stato strappato due volte, il registratore di cassa lo lasciamo così: aperto e vuoto – prosegue Zambelli –. Non ci sono soldi qui. E per fortuna non hanno preso le maxi uova esposte: sono il premio della lotteria di Pasqua».

Compreso che non c’era nulla di valore, i ladri hanno fatto un aperitivo prendendo birre dal frigorifero e sacchetti di patatine dall’espositore: una bottiglia di birra si è spaccata, lasciando una chiazza sul pavimento. La scorribanda è stata scoperta ieri mattina e la polizia ha eseguito il sopralluogo.

Il centro sociale, dove nel maggio 2023 era stato appiccato il fuoco ai tendoni, è preso continuamente di mira, spiega il presidente. «Con la precedente giunta avevamo fatto un incontro: la polizia locale ci aveva promesso agenti in borghese, eppure non abbiamo visto nessuno – lamenta Zambelli –. Già i centri sociali faticano a far quadrare i conti e si basano sul volontariato: queste continue spese per danni sono insostenibili per noi. Lancio un appello al Comune: o ci sostenete o saremo costretti a chiudere».

Mostra il parco curatissimo, dove il giorno precedente sono stati inaugurati attrezzi per il fitness nuovi di zecca. «Dureranno poco: saranno vandalizzati anche quelli. L’anno scorso avevamo comprato un centinaio di sedie di plastica per la distesa: sono tutte rotte e da riacquistare. I residenti hanno trovato siringhe tra l’erba, vicino ai giochi per bimbi, e sconosciuti nel cortile di casa. Serve più vigilanza». l