Tutti pazzi per il festival Vyni: il centro storico sprizza salute
La manifestazione dedicata al vino e ai vinili approvata a piena voti. Gli espositori e i reggiani all’unisono: «Più iniziative come questa»
Reggio Emilia Tutti pazzi per Vyni il festival del vino e del vinile che oggi, domenica 13 aprile, è al suo secondo e ultimo giorno in centro a Reggio Emilia. «Ci vorrebbero più manifestazioni come questa». È stata una promozione a pieni voti – sia da parte degli espositori sia dei numerosi reggiani ma non solo che ieri hanno affollato il centro storico – quella espressa per Vyni, il festival del vino e del vinile che quest’anno ha raddoppiato le giornate con la formula delle location diffuse. Organizzato da Vino e Vinili e The Riff il festival – patrocinato dal Comune e dalla Regione con innumerevoli partner tra enti, consorzi e associazioni di categoria – questa seconda edizione ha puntato in alto, come dicono i numeri: due giornate, 4 piazze, 25 dj set, 20 cantine, 4 palchi, 20 espositori di vinili, 6 talk al giorno.
Sia ieri, sabato 12 aprile, che oggi, domenica 13, le luci si sono accese in tarda mattinata per spegnersi a mezzanotte ma già a metà pomeriggio le piazze Casotti, San Prospero, Prampolini e via del Vescovado si sono riempite di gente di ogni età tra calici da degustare, erbazzone come se piovesse, file agli stand gastronomici e tanta musica. I bar e i locali con distese ne hanno usufruito di riflesso, esaurendo i tavolini e le sedie.
«Siamo qui per la seconda volta e devo dire che quest’anno è molto meglio: nel 2024 c’era solo questa piazza San Prospero, che ha una capienza limitata, c’era stato un delirio serale. Quest’anno sono cambiate le postazioni, i luoghi si sono ampliati e così la manifestazione è più vivibile – ha spiegato Giorgia Mattioli, dell’azienda vinicola di Modena “Terraquilia”, intenta a versare assaggi –. La nostra produzione è particolare: solo vini naturali, soprattutto Lambrusco e Pignoletto. I riscontri sono positivi: sono tornati clienti dell’anno scorso, alcuni hanno visitato la nostra cantina e anche chi non ci conosceva si è mostrato molto curioso ponendoci tante domande. È quello che vogliamo: far conoscere la nostra piccola realtà di persona ad un pubblico più ampio». Il pubblico? «È soprattutto italiano». L’organizzazione? «Impeccabile: abbiamo avuto bisogno e sono venuti subito. E pure il rimborso è adeguato alle due giornate».
Lo stand di vinili (33 giri, 45 giri e cd) di Luigi Calasanzio, in via del Vescovado, è stato preso d’assalto da appassionati che spulciavano tra le copertine dei dischi. «Proponiamo dalle prime stampe anni ’60 fino alle ristampe anni ’90: gli intenditori che passano da qui sono tanti».
«Sta andando molto bene – conferma Aldina Gozzi, con uno stand pieno zeppo di poster di film, vinili e dvd –. È la prima volta che espongo qui e penso che tornerò. Spesso noi finiamo in fiere generiche, invece qui il pubblico ha le idee chiare. Vengo da Soliera e, sinceramente, ci vorrebbe una manifestazione così anche a Modena».
A proposito di pubblico, il 50enne Luca Ronzoni è con un gruppo di amici brizzolati. «Abbiamo già il bicchiere al collo. Vengo raramente in centro: ne abbiamo approfittato e stasera resteremo a cena». Alessia Vergetty, 19 anni, chiacchiera con tre coetanee cariche di borse. «Il vino non ci interessa, i vinili sì. Siamo venute a dare un’occhiata e c’è una bella atmosfera, tanto che abbiamo appena deciso di tornare la sera per i dj-set». l