Addio a Giuliano Bonazzi pioniere della motonautica
Boretto: prima pilota, poi promotore di eventi e volontario. Aveva 80 anni
Boretto Si svolgeranno questo pomeriggio lunedì 14 aprile i funerali di Giuliano Bonazzi, borettese particolarmente conosciuto nel mondo della motonautica. Il corteo partirà alle 14.30 dalle camere ardenti dell’ospedale di Guastalla (dove l’uomo si trovava ricoverato da qualche tempo) per raggiungere poi la chiesa di Santa Croce di Boretto, dove si svolgerà il funerale. Bonazzi, che aveva compiuto 80 anni lo scorso gennaio, era stato socio fondatore della Motonautica Boretto Po nel 1964 e attualmente ricopriva la carica di consigliere. La notizia della sua scomparsa ha suscitato il cordoglio degli associati e degli appassionati, che vedevano in Bonazzi un autentico punto di riferimento. «Ha iniziato la sua carriera da pilota nella scuderia Nord-Ovest di Boretto nel 1972 – racconta Paolo Corradini, presidente dell’associazione - trascinato dall’entusiasmo della famiglia Savini (con Stello, Ivan e Dante) con uno scafo catamarano nella classe SD/T 700. Nel corso della sua carriera motonautica ha partecipato a diverse edizioni della Pavia-Venezia fino al 1978, ottenendo risultati di assoluto rispetto. È stato anche protagonista di diverse dizioni del trofeo Due Ponti, continuando a gareggiare nella classe fuoribordo corsa 1000 cc e nella S-850 fino al 1993».
Esperto conoscitore del Po, Bonazzi ha sempre avuto un forte legame affettivo con il Grande fiume, che lo ha portato a gestire per oltre 40 anni un capanno galleggiante diventato luogo di aggregazione e di momenti conviviali per cacciatori e pescatori, e ora donato alla Motonautica Boretto Po, ormeggiato presso i pontili del lido. «Data la sua grande esperienza – sottolinea ancora Corradini - terminata la carriera da pilota ha continuato imperterrito nella preziosa opera di volontariato a favore della nostra associazione nell’organizzazione delle manifestazioni motonautiche. La sua scomparsa lascia un grande vuoto, perdiamo una figura esperta e innamorata dl grande fiume. Cercheremo di fare tesoro delle sue conoscenze e del suo bagaglio culturale legato al Po». Bonazzi lascia la moglie, due figlie e tre nipoti. J. D. P. © RIPRODUZIONE RISERVATA