«Viale IV Novembre pedonale? Chi lo pensa vive sulla luna». Il Comitato critica il progetto
Reggio Emilia: Felici, del comitato dei residenti, contro il progetto presentato a Rigenera. Sull’Esercito è chiaro: «Serve un presidio fisso e non qualche fascia di turni dei militari»
Reggio Emilia «Pedonalizzare viale IV Novembre? Secondo me chi lo ha pensato vive sulla luna». Non usa giri di parole Giovan Battista Felici, del comitato di residenti di viale IV Novembre, zona stazione storica, nel commentare uno dei tre progetti presentati dall’Ordine degli Architetti di Reggio nel corso del festival Rigenera, che propone una graduale pedonalizzazione a pochi passi dai binari. «Mi chiedo come si faccia a parlare di pedonalizzazione in un punto attraversato da 1.500 bus al giorno. Esistono già i controviali, usati come piste ciclabili e pedonali, oltre ai portici – continua Felici –. Piuttosto, vorremmo sapere quando si inizia davvero con la costruzione la nuova sede della polizia locale».
Cosa ne pensa, invece, degli ipotetici turni con cui verrà organizzato il lavoro dell’esercito, il cui arrivo ormai è imminente?
«Noi plaudiamo all’arrivo dell’esercito, ma la presenza dei soldati dev’essere strutturata come nelle città vicine. I militari, quindi, devono presidiare la zona critica h24 e per zona critica si intende il piazzale della stazione. Anche nel corso del festival Rigenera è stato ribadito che transitano 45mila persone in media al giorno. Mi meraviglio che non si voglia organizzare un presidio fisso. Dobbiamo essere trattati al pari di altre città dove invece questo è presente. Inoltre, Reggio Emilia penso sia l’unica città in cui si sono registrati tre omicidi in poco più di sette mesi. Senza considerare gli accoltellamenti, gli scontri con feriti, le risse quotidiane, lo spaccio che si intensifica nel triangolo tra viale IV Novembre, via Eritrea e viale Piave».
Cosa chiedete, quindi?
«Che i soldati siano davanti alla stazione sempre. Sono necessari anche durante il giorno, uno studente è stato rapinato al mattino... Apprezziamo, dunque, il cambio di rotta di Massari rispetto a Vecchi, ma noi residenti del quartiere della stazione dobbiamo poter uscire liberamente da casa e fare quello che ogni cittadino libero può fare. Questo nel quartiere della stazione non è consentito.Per contro invece si permette lo spaccio a cielo aperto. Addirittura, non si riesce a fare utilizzare a chi frequenta Reggio il parcheggio sotterraneo delle biciclette che ha un costo limitato e dove ci sono centinaia di mezzi a due ruote del Comune inutilizzate».
Sul fronte dei garage occupati da abusivi qual è la situazione?
«In via Turri ci sono ancora grossi problemi con le cantine occupate. Ancora una volta ribadisco che non dobbiamo essere costretti a difenderci a casa nostra. Non bisogna nascondere la testa sotto la sabbia: la situazione è stata lasciata andare ed è completamente fuori controllo, come la raccolta dei rifiuti. Abbiamo chiesto più volte che la situazione, anche dal punto di vista dell’abbandono dei rifiuti e del pagamento delle tasse. La situazione è peggiorata continuamente negli ultimi anni, in via don Alai anche nei giorni scorsi c’erano mobili lasciati per strada. I video delle telecamere vengono guardati per rintracciare chi fa il furbo?». © RIPRODUZIONE RISERVATA