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A Reggio Emilia arriva il Museo del Cavatappi

Samanta Braga
A Reggio Emilia arriva il Museo del Cavatappi

In esposizione i 400 esemplari che Luigi Simonazzi ha collezionato e ora ha eredita la figlia

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Reggio Emilia Vi è mai capitato di chiedervi: “Ma chi chissà chi avrà mai inventato questo oggetto?”, soprattutto quando si tratta di cavatappi di uso quotidiano. Tante menti geniali sono passate alla storia, tra le tanti, ricordiamo personaggi come: Gutenberg che ha inventato la stampa a caratteri mobili, Volta per l’invenzione della pila, Edison che perfezionando la lampadina elettrica ha illuminato le case nel mondo e Marconi, che con la telegrafia senza fili ha dato i natali a radio, televisione e telefoni. Ma il cavatappi, chi l’ha inventato? Chi sia stato il primo a inventarne e costruirne uno in realtà non si sa. Certo è che il primo a brevettare un cavatappi per estrarre un tappo di sughero da una bottiglia di vetro, fu il reverendo inglese Samuel Henshall nel 1795: si trattava di un sistema semplice a “T”. Da allora si susseguirono in tutto il mondo, Francia, Stati Uniti, Italia e Germania compresi, numerosi brevetti di cavatappi con sistemi di funzionamento sempre più evoluti (a campana, a rubinetto, a doppia vite, a cremagliera, a leva, a doppia leva e altri), fino allo “Screwpull”, che con le sue “gambe flessibili” finisce esposto tra gli oggetti di design al Moma a New York. Ecco, allora, che il cavatappi diventa anche oggetto da collezione (esiste un’associazione che ne riunisce i collezionisti) e da museo.

Anche Reggio Emilia ora, dopo Barolo, Sala Baganza, Mazzano, Montecalvo, Ménerbes e Bucarest ha il suo “Museo del Cavatappi”, grazie alla collaborazione tra Associazione Italiana Sommelier (Ais) Reggio Emilia e la signora Luisa Simonazzi, che ha gentilmente messo a disposizione la sua collezione privata di circa 400 cavatappi ereditata dal padre Luigi, ed esposta nella sede Ais di Reggio Emilia in via F.lli Pietro e Alessandro Verri, numero 20/a. Ais Reggio Emilia infatti partecipa a Fotografia Europea 2025 con ben due mostre, che inaugureranno domani alle 19, insieme al Museo del Cavatappi: “Libertà Illusoria” di Giuseppe “José” Todisco, sommelier e delegato provinciale Ais di Bologna e “Vignette” di Samanta Braga e Stefano Pilli, entrambi sommelier di Ais Reggio. Mostre fotografiche e Museo del Cavatappi saranno visitabili dal 24 aprile all’8 giugno nei seguenti orari: il 24 e 25 aprile e il 2 maggio e tutti i sabati dalle 19 alle 22. La domenica dalle 10.30 alle 13.30. Alcune date ospiteranno eventi per i quali è richiesta la prenotazione e che si possono scoprire seguendo la pagina Facebook di Ais Reggio Emilia e relativi social Ais. l © RIPRODUZIONE RISERVATA