Protesta degli studenti dell’Einaudi: lanci di uova, fumogeni, petardi esplosi. Professore lievemente ferito
Correggio: la dirigente scolastica: “Noi intendiamo garantire la libertà d’espressione, ma a patto che non si degeneri”
Correggio Lanci di uova, fumogeni, petardi esplosi e un professore lievemente ferito e costretto a ricorrere alle cure del pronto soccorso. Si è svolta mercoledì mattina, come annunciato, la manifestazione organizzata da un gruppo di studenti dell’Einaudi di via Prati, e non sono mancati momenti di tensione. Nei giorni scorsi gli studenti avevano dichiarato l’intenzione di far sentire la propria voce anche attraverso una protesta pubblica davanti all’istituto. Alla manifestazione hanno aderito tanti ragazzi, che esibivano cartelli con le richieste della comunità studentesca, come: “Vogliamo assemblee, non caos”, oppure “Il secondo intervallo non è un capriccio, è una necessità”, insieme ad altri slogan.
Tra i problemi evidenziati, gli studenti hanno sottolineato «le campanelle non funzionanti in diverse sezioni, i bagni con scarsa privacy, divisori troppo bassi e porte rotte». A questo si aggiungono la soppressione del secondo intervallo, le difficoltà nei rapporti con alcuni docenti, nella gestione dei monte-ore e, in generale, una mancanza di ascolto delle proposte degli studenti. All’istituto sono arrivati anche la vicepresidente della Provincia Francesca Bedogni, che ha la delega alla scuola, e gli assessori correggesi Gabriele Tesauri e Giovanni Viglione. Gli amministratori si sono detti disponibili ad affrontare le ragioni della protesta. Il 7 maggio è previsto un momento di confronto con i rappresentanti degli studenti, per favorire il dialogo tra le parti, anche alla luce degli interventi in corso nell’edificio scolastico, curati dalla Provincia.
«La scuola sta vivendo disagi dovuti al cantiere, ma questi lavori ci porteranno, a settembre, ad avere spazi completamente rinnovati, con normativa antisismica e dotazioni adeguate – spiega la dirigente Beatrice Menozzi –. Forse non tutti i ragazzi che hanno preso parte alla manifestazione erano consapevoli di questo e del fatto che il disagio è temporaneo». Sul tema del monte ore, la dirigente aggiunge: «Ammetto che abbiamo avuto problemi interni, anche legati a comportamenti inadeguati sul piano della sicurezza. E anche oggi si sono verificati episodi critici, con lanci di uova e petardi esplosi. Un docente è stato colpito da un fumogeno ed è finito al pronto soccorso. È chiaro che da un lato devo dialogare con i ragazzi, ma dall’altro non posso ignorare episodi spiacevoli. Anche i carabinieri, dopo la protesta, hanno sottolineato la necessità che le manifestazioni avvengano in modo rispettoso. Noi intendiamo garantire la libertà d’espressione, ma a patto che non si degeneri». Il professore, lievemente ustionato a una mano, starebbe valutando se fare denuncia.l © RIPRODUZIONE RISERVATA