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Il progetto

Scandiano, gestire le piene del Tresinaro con l’intelligenza artificiale

Adriano Arati
Scandiano, gestire le piene del Tresinaro con l’intelligenza artificiale

L’accordo tra il Comune e Ifab per la creazione per un centro di ricerca in via Diaz, a fianco del polo Made

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Scandiano L’intelligenza artificiale per prevedere il rischio di piene del Tresinaro e i problemi idrogeologici. È uno dei primi obiettivi dell’accordo siglato il 7 aprile scorso tra il Comune di Scandiano e Ifab, International Foundation Big Data, la fondazione internazionale con sede a Bologna che lavora con i “grandi numeri” e con l’intelligenza artificiale. La convenzione riguarda diversi aspetti e potenziali percorsi da sviluppare in un centro informatico in via di realizzazione a Scandiano, in via Diaz, nell’ex magazzino di carburante dell’esercito, a fianco del polo Made. Il primo passo riguarda la protezione civile.

«Ci siamo detti: cerchiamo di utilizzare l’intelligenza artificiale per estrarre delle informazioni predittive dai dati, e iniziamo dai dati che abbiamo a disposizione con la Regione. A partire da quelli forniti dal servizio meteorologico regionale sulla piovosità, sul meteo, le piogge, sull’intensità e la direzione dei venti. Tante informazioni che insieme potranno permettere di calcolare i movimenti nell’alveo del bacino che raccoglie l’acqua sul torrente Tresinaro», spiega l’assessore all’Ambiente Enrico Baschieri. In questo modo, continua, «potremo avere un sistema che ci fornisca un’allerta meteo per il rischio di esondazioni con alcune ore di anticipo, così da programmare le azioni, magari anche la sistemazione di sacchi, ed evitare possibili evacuazioni. Il tutto con un sistema capace di controllare anche i falsi positivi, quindi i falsi allarmi».

E questo, aggiunge, «è un tema che ci riguarda da vicino, in diverse parti del territorio». Nel giugno 2024, senza andare troppo indietro, la soglia del torrente era salita a tal punto da far avviare i preparativi per sfollare un’area molto popolosa tra Arceto, San Donnino di Liguria, Corticella e Rubiera. Il tema idrogeologico sarà solo il primo passo: nell’accordo biennale si punta a costruire azioni concrete anche su mobilità urbana, risparmio energetico, gestione dei rifiuti, e "gemelli digitali urbani", strumenti per simulare scenari di sviluppo e monitorare i consumi degli edifici pubblici.

I primi passi materiali sono previsti entro la fine del 2025, quando il sistema di previsione idrogeologica dovrebbe diventare operativo negli spazi di via Diaz, nell’ex deposito di carburante dell’esercito, diventato anni fa di proprietà del Comune di Scandiano. «Noi ne abbiamo ristrutturato una prima parte con il Pnrr. Ora abbiamo una seconda parte da risistemare: sono quattro campate su due piani, che vorremmo riqualificare attraverso un bando del Governo per la rigenerazione delle aree dismesse». E proprio lì, conclude Baschieri, «vorremmo creare un centro di ricerca nel quale sviluppare questo progetto. Perché è un progetto che si basa sull’intelligenza artificiale, che ha bisogno di una base di dati protetti». © RIPRODUZIONE RISERVATA