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Dorme su un divano sotto i portici di via Emilia San Pietro

Dorme su un divano sotto i portici di via Emilia San Pietro

Reggio Emilia: la foto pubblicata su Facebook fa il giro di pagine social e chat tra indignazione e preoccupazione

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Reggio Emilia Via Emilia San Pietro, è l’alba del Venerdì Santo. A riempire, colorandolo, l’ultimo tratto dei portici – deserto come in un pomeriggio d’agosto – un vecchio divano azzurro, sistemato nel bel mezzo del passaggio probabilmente da chi in quel momento aveva deciso di utilizzarlo per sdraiarvici sopra. L’immagine è postata su Facebook da Nicola Fontanesi, titolare dell’albergo Morandi che sta proprio di fronte all’ultimo tratto dei portici di San Pietro. «Lascio a voi ogni commento – scrive lo stesso Fornaciari – anzi è sicuramente colpa mia, che ho l’albergo dall’altra parte della strada e non l’ho ospitato. Probabilmente poi forse sarà colpa dei fasisti, della Meloni, di quelli che non hanno voluto affittargli una casa. Sicuro per me non è colpa sua». Al netto delle considerazioni di chi ha postato la foto, la storia si presta a fotografare una situazione che, per quanto avvenuta a qualche centinaio di metri, è praticamente cronaca quotidiana nella zona della stazione ferroviaria. E questo può essere letto come un primo “assaggio” di quella delocalizzazione dei problemi, come quello della grande emarginazione adulta (di cui questa foto costituisce la rappresentazione plastica) che – anche con l’arrivo dell’esercito a pattugliare piazzale Marconi e dintorni – si spostano nelle zone vicine. In secondo luogo, va sottolineata l’efficienza di Iren nella raccolta dei rifiuti ingombranti, soprattutto nella zona della stazione: perché due ore dopo l’uscita su Facebook, il divano azzurro era sparito (e con esso il suo inquilino), lasciando campo libero al deserto di via Emilia San Pietro.  © RIPRODUZIONE RISERVATA