Gazzetta di Reggio

Boretto Una Pasqua all’insegna di un Po in piena. È lo scenario che si configura alla luce dell’aumento dei livelli dei corsi d’acqua, dopo le intense piogge dell’ultimo periodo che hanno interessato buona parte del nord Italia. Nella Bassa reggiana, le giornate di sabato 19 aprile e domenica 20 saranno quelle caratterizzate dal maggior incremento del livello del grande fiume, destinato ad assestarsi – secondo le previsioni – intorno ai 7 metri all’idrometro di Boretto, con il colmo che dovrebbe transitare nella mattinata di Pasqua. Una piena sicuramente importante, dalle caratteristiche forse più autunnali che primaverili, che costringerà gli amministratori a trascorrere una Pasqua “guardinga”, a monitorare l’evolversi della situazione ora per ora.

I sindaci hanno partecipato al Centro coordinamento dei soccorsi (Ccs) convocato dalla prefetta di Reggio Maria Rita Cocciufa, nel corso del quale sono stati analizzati i possibili scenari futuri, sulla base dei dati contenuti nei vari bollettini di allerta meteo emanati dalla Regione Emilia-Romagna. Dopo aver transitato nelle sezioni piemontesi (con superamento del livello 3), il colmo di piena è passato dal ponte della Becca (Pavia), sempre con valori superiori alla soglia “rossa” e, venerdì pomeriggio, alla sezione di Piacenza, sempre con la stessa entità, ha superato i 7 metri. Dal pomeriggio di venerdì, i livelli del Po hanno superato la prima soglia di criticità (colore giallo) nelle sezioni di Casalmaggiore, nonché all’idrometro di Boretto, intorno alle 17.

La situazione non provocherà conseguenze alle zone abitate, ma è prevedibile che venga allagata buona parte delle golene, con il conseguente sgombero di alcune attività commerciali. La prima conseguenza è stato l’annullamento di eventi quali il festival “Rive Rare”, in programma da oggi a Pasquetta al Lido Po di Guastalla, e la manifestazione podistica di Pasquetta in programma a Gualtieri. Tutti i Comuni rivieraschi reggiani – da Brescello a Luzzara – hanno emesso ordinanze di chiusura e di divieto d’accesso alle zone golenali o prospicienti il fiume e attivato i Coc, i centri operativi comunali che fungono da cabina di regia in casi di emergenza come questo. Come avviene in questi casi, il Servizio di piena centrale Aipo e gli uffici territoriali dell’Agenzia sono operativi 24 ore al giorno per le attività di previsione e monitoraggio, verifica di arginature e opere idrauliche ed eventuale pronto intervento, in stretto coordinamento con gli enti facenti parte dei sistemi di protezione civile regionali e locali.  

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