Reggio Emilia, numero unico per le emergenze 112: 500 chiamate al giorno e risposta in meno di 5 secondi
Attiva la centrale unica di risposta a Parma, operativa 24 ore su 24 con 45 operatori formati. Il sistema copre quattro province e filtra le chiamate per velocizzare gli interventi di emergenza.
Reggio Emilia Tremila chiamate al giorno dai territori di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena, di cui circa poco più di 500 solo dal Reggiano. Tempo di attesa di 4,5 secondi per ricevere una risposta in caso di emergenza, grazie ai 45 operatori che garantiscono il servizio 24 ore su 24, pronti ad attivare l’intervento di polizia di Stato, carabinieri, vigili del fuoco e soccorso sanitario. Per quanto riguarda Reggio, è entrato in funzione dal 18 febbraio e in due mesi sono state gestite 32.045 chiamate, di cui 10.040 (31%) filtrate dagli operatori e le altre 22.005 inoltrate alle altre centrali: 9.240 all’emergenza sanitaria, 7.560 ai carabinieri, 4.301 alla polizia di Stato, 904 ai vigili del fuoco. È il bilancio dei primi tre mesi del Numero Unico Europeo 112, attivo su tutto il territorio regionale dal 1° aprile 2025, grazie a un lavoro di squadra di tutte le istituzioni coinvolte nel progetto.
L’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma è responsabile operativa per il coordinamento delle due centrali uniche di risposta attivate a Parma e Bologna: venerdì mattina è stata inaugurata la sede di Parma e, durante la cerimonia, la centrale unica di risposta è stata intitolata a Charlie Alpha, in memoria dell’incidente occorso sul monte Ventasso durante una missione di soccorso, dove persero la vita i quattro operatori dell’equipaggio: il pilota dell’elicottero, Claudio Marchini, il medico anestesista Anna Maria Giorgio e gli infermieri Corrado Dondi e Angelo Maffei. La targa in loro memoria è stata scoperta alla presenza dei familiari ed è stata apposta all’ingresso della struttura che ospita gli operatori del Nue. Per l’attivazione del Numero Unico di Emergenza Europeo 112, sono state individuate due Centrali uniche di risposta, collocate a Bologna e a Parma: un progetto che ha visto un investimento di 8 milioni di euro per entrambe le centrali. Queste strutture sono dotate di una piattaforma tecnologica ad alta affidabilità per la gestione di tutte le emergenze e offrono la possibilità di aumentare il numero di operatori nella centrale o nel distretto che ne ha maggiore necessità. La Cur di Parma è stata costruita in via del Taglio, a pochi metri dalla Centrale operativa 118 Emilia Ovest, con un investimento complessivo di quasi 4 milioni di euro. La centrale di Parma serve un bacino di popolazione di due milioni di persone delle province di Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Modena. Dal suo avvio (il 21 gennaio 2025) la Cur di Parma ha già gestito oltre 158 mila chiamate: di queste 85mila sono state inoltrate all’emergenza sanitaria (45%), alle forze dell’ordine, di cui carabinieri (29%) e polizia (21%), ai vigili del fuoco (5%). Grazie al filtro delle chiamate inappropriate o risolte dall’operatore, la Cur decongestiona le sale operative specifiche di ciascun settore di emergenza. Componendo qualsiasi numero dell’emergenza (dal 112 al 113, dal115 al 118) il cittadino entra in contatto con l’operatore della Centrale unica di risposta del servizio Nue 112 che prende in carico la chiamata, se necessario attiva una teleconferenza per la traduzione multilingue, e procede in pochi secondi all’immediata localizzazione di chi chiama. In caso di reale emergenza, la segnalazione, corredata da una scheda informatica con tutte le informazioni raccolte, viene trasferita alle sale operative dei vari enti di soccorso: sanitario, forze di pubblica sicurezza, vigili del fuoco e soccorso in mare.
La media di risposta alle chiamate si attesta sui 4,5 secondi per poi passare la chiamata a una delle 57 centrali di secondo livello nel territorio regionale ma anche a tutte le altre centrali d’Italia. Per garantire elevati standard degli indicatori di qualità in fascia diurna sono presenti 10-12 operatori, mentre nelle fasce notturne scendono a 5-6, con rinforzi mirati nei weekend e nelle giornate con eventi rilevanti. Complessivamente la Cur di Parma conta 45 operatori che hanno avuto una formazione specifica di sei settimane, teorica e pratica. Linee telefoniche ad alta affidabilità, piattaforma di registrazione, servizi informatici dedicati, con unità di backup in caso di malfunzionamenti, e gestione della cybersecurity di livello elevato, garantiscono massima flessibilità e completa sicurezza. Una rete dati ad alta affidabilità è dedicata alle comunicazioni con gli altri enti e con il Ced Interforze del ministero dell’Interno. L’applicativo gestionale in uso, ormai consolidato sul territorio nazionale, rende disponibili agli operatori avanzati strumenti di geolocalizzazione multipiattaforma, per una rapida e solida gestione del servizio. Tutta la infrastruttura è costantemente monitorata e mantenuta aggiornata in modo da garantire un livello di servizio tecnologicamente avanzato e continuativo. l © RIPRODUZIONE RISERVATA