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Il lutto

Pallacanestro Reggiana in lutto: è morto a 85 anni Leo Ergellini

Riccardo Bellelli
Pallacanestro Reggiana in lutto: è morto a 85 anni Leo Ergellini

Colonna storica della società sportiva è stato sia giocatore che allenatore. Dalla Salda: «Ha dato tutto sé stesso per la crescita dei giovani atleti»

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Reggio Emilia La Pallacanestro Reggiana piange la scomparsa di Leandro Ergellini, per tutti Leo, colonna storica della società che ci ha lasciato alle prime luci dell’alba di ieri all’età di 84 anni. Una vita dedicata allo sport e in particolare al basket. Presente fin dagli albori della nascita del club, ha ricoperto diversi ruoli e mansioni all’interno della Pallacanestro Reggiana e nel 2013 era stato anche insignito nell’aula magna di Unimore della benemerenza del Coni provinciale per l’intensa attività svolta a favore dello sport reggiano. In quel momento Ergellini poteva vantare 57 anni di attività sulla scena sportiva sia da atleta giocando per 14 anni da ala con la maglia della Torre e poi come allenatore. In panchina dal 1970 ha militato nella Pallacanestro Reggiana, dalle giovanili fino alla serie A1 dove è stato per un breve periodo capo allenatore nella stagione 1986-1987 dopo l’esonero di Cesare Pancotto. Molto più lunga la sua presenza da vice fin dai tempi di Raimondo Vecchi passando anche per la gestione di Dado Lombardi. 

Ha sempre avuto una grande passione per la crescita dei ragazzi, si è dedicato tanto al settore giovanile finendo per diventare il responsabile del settore Minibasket con la Scuola Basket Reggio Emilia di cui era diventato poi presidente. Andrea Menozzi ricorda così questo passaggio: «Aveva una grandissima passione, è stato vice allenatore della prima squadra poi, quando l’evoluzione dei tempi ha richiesto una sempre maggiore professionalizzazione, è rimasto a lavorare in Rcf ma non ha lasciato la società dedicandosi ai giovani. Quando il dottor Monducci si è messo a capo della società, ha pensato di creare una struttura autonoma per le giovanili, la Scuola Basket, quella che ora è l’Academy, e Leo era la figura ideale per la sua passione e le sue qualità». Negli ultimi anni aveva anche assunto il ruolo di responsabile delle statistiche per la prima squadra ed è stato per tante stagioni una presenza fissa dentro e a bordo campo del PalaBigi. Tra i dirigenti della Pallacanestro Reggiana aveva lavorato per tanto tempo con lui Alessandro Dalla Salda: «Ho un bellissimo ricordo di Leo e della sua famiglia, sua moglie Anna l’ha sempre accompagnato nella sua attività legata al basket. È stata una persona straordinaria, un punto di riferimento per me e tanti altri, ha dato tutto sé stesso per la società e per la crescita dei giovani atleti. Con lui nella Scuola Basket hanno mosso i primi passi Nicolò Melli, Federico Mussini e Federico Bonacini. Ci tengo a ricordare la sua passione, per lui la Pallacanestro Reggiana era una seconda famiglia. Mi diceva che giocava ogni settimana al superenalotto e che se avesse vinto avrebbe devoluto la somma alla società». Davide Fontanesi, ora vice allenatore all’Emilgas Scandiano, ha affiancato per anni Leo Ergellini alla Pallacanestro Reggiana: «Era un allenatore sanguigno, ricordo una partita dove appena iniziata la partirta l’arbitro non vide un contatto e lui subito gli disse in dialetto: “Oh, nano, taca a fiscer”. L’arbitro gli diede un fallo tecnico dopo 15 secondi. Era uno che sapeva farsi apprezzare sia dai collaboratori che dai giocatori, ci metteva l’anima... Il suo era un basket dal volto umano, ruspante». Le esequie si terranno lunedì alle 15 con partenza dalla camera mortuaria di Rubiera. © RIPRODUZIONE RISERVATA