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Aggressione nel quartiere Acque Chiare: «Preso a badilate dal balordo che ci terrorizza da oltre un anno»

Serena Arbizzi
Aggressione nel quartiere Acque Chiare: «Preso a badilate dal balordo che ci terrorizza da oltre un anno»

L’assalto è avvenuto ieri mattina, venerdì 2 maggio, nella zona residenziale. La polizia ferma con il taser l’autore

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Reggio Emilia Un’aggressione avvenuta in pieno giorno, in una zona residenziale, nel quartiere “Acque Chiare”. Luciano Palmiotto, residente di via Settembrini, è finito all’ospedale insieme a un vicino dopo che entrambi sono stati malmenati da un balordo che asserisce di vivere in un’abitazione nei pressi delle loro case e che da un anno e mezzo tiene in ostaggio il quartiere. Palmiotto è stato preso a badilate da questo balordo, ieri mattina, venerdì 2 maggio. L’uomo è stato medicato al Pronto soccorso nella tarda mattinata di ieri: è arrivato all’ospedale in condizioni che non sono state giudicate gravi. La polizia ha fermato subito l’aggressore, già noto alle forze dell’ordine e appena uscito dal carcere. 

«Tutto va avanti da un anno e mezzo – afferma Palmiotto -. Tutto è iniziato nel dicembre 2023. Quell’uomo viene qui perché sostiene che quella villetta è casa sua. All’epoca quell’edificio era disabitato. Da quanto abbiamo capito la casa era in mano a un’agenzia immobiliare, pare ci fosse solo una porta aperta. Pensiamo che abbia dormito lì un paio di notti. Poi, ha iniziato a scavalcare i cancelli delle villette vicine, andando da una parte all’altra, sempre perché sostiene che anche quelle siano casa sua. Ci siamo allertati tramite vicini. Siamo corsi fuori. La volta precedente lo abbiamo fatto denunciare e la sera ce lo siamo trovati qui. Al mattino quando è venuto la prima volta qualcuno ha notato che aveva un mazzo di chiavi con la targhetta Seta. Lo scorso anno, infatti, la stessa persona aveva rubato un furgoncino di Seta, ha sbandato, era finito fuori strada per schiantarsi all’altezza del cavalcavia. Lo avevano arrestato e portato in carcere a Modena fino a pochi giorni fa. Ieri mattina, il 2 maggio, alle 9.30 è tornato qui: di nuovo ci siamo tutti allertati fra vicini. Nei primi istanti non dava segni di escandescenze. Poi ha iniziato a scavalcare i cancelli delle villette: nella prima proprietà che ha violato, quell’uomo ha spaccato quattro vetri dell’auto parcheggiata in cortile. Poi è saltato nell’altra villetta e ha lanciato una pietra contro un altro proprietario, sfiorandogli la guancia».

Nel parapiglia in cui il 27enne ha rotto anche un parabrezza, il balordo si è avventato contro Palmiotto prendendolo a badilate e lasciandogli i segni della colluttazione. La Polizia è stata costretta a usare il taser per placare il 27enne. «Siamo tutti terrorizzati, è finito un carcere già una volta e ce lo siamo ritrovati qui: se le leggi sono queste… Ci hanno detto che era destinatario di un ordine di espulsione: ci chiediamo perché sia ancora qui».