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Cisl Fp: «Situazione da “Far West” al Santa Maria: escrementi negli ascensori e macchinette scassinate»

Cisl Fp: «Situazione da “Far West” al Santa Maria: escrementi negli ascensori e macchinette scassinate»

La nota del sindacato che riporta alcune testimonianze del personale sanitario dell’ospedale reggiano

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Reggio Emilia «Siamo alla follia, qui è uno schifo», «entra ed esce chiunque», «troviamo feci e urina negli ascensori, compreso quello che sta sul lato della sala operatoria», «dove sono e cosa fanno le telecamere?». Sono solo alcune delle testimonianze esasperate che Cisl Fp Emilia Centrale ha ricevuto dal personale sanitario in servizio all’ospedale Santa Maria e al Core. Parte di un fiume in piena di racconti che «dimostrano la necessità urgente di un intervento. Il polo ospedaliero di Reggio Emilia non può essere terra di nessuno e non possiamo far finta di credere che oltre 170.000 mq di servizi e strutture siano sorvegliati da uno, due vigilantes. Professionisti che fanno il loro lavoro con impegno ma ora servono rinforzi». Così Gennaro Ferrara, leader della Cisl Fp di Reggio, commenta gli ultimi sette giorni di degrado che hanno colpito il principale polo ospedaliero del territorio.

Furti al quarto e quinto piano
Nella notte tra il 27 e il 28 aprile i ladri sono entrati portando via la cassa automatica del bar del Core al piano zero e scassinando i distributori automatici di caffè e bevande al quarto e al quinto piano. Un sanitario ci conferma che «le macchinette sono state completamente distrutte. I ladri sono entrati anche in cucina e hanno rubato sei tablet della Cir Food (gestore del servizio mensa, ndr) e pure due biciclette del personale che erano parcheggiate nella rastrelliera della mensa ospedaliera». Ferrara spiega che «il personale sta trovando gente che dorme ovunque, perfino nel tendone fuori dal pronto soccorso. Ci sono estranei che stanno usando i bagni per farsi delle docce notturne. Un fenomeno in aumento che si accompagna allo schifo dell’inciviltà, dato che escrementi sono stati trovati anche dentro agli ascensori, come quello del quinto piano. Così non va».

Scardinata una porta del comparto operatorio 
Tutti gli ingressi dell’ospedale sono chiusi dalle ore 22:00 alle ore 6:00, in base alle testimonianze raccolte da Cisl Fp nei giorni scorsi i malviventi si sono nascosti nei numerosi bagni della struttura, uscendo nottetempo e riuscendo a scardinare la porta del comparto operatorio, con l’intenzione di depredare le sale operatorie dove si trovano strumenti molto costosi.

Disagio in trasferta dalla zona stazione
Il numero uno della categoria sindacale osserva che «in materia di sicurezza l’azienda Usl ha fatto tanto nel corso degli anni, ampliando la rete di videosorveglianza, piazzando allarmi nei frigoriferi e nelle zone di stoccaggio dei farmaci saccheggiate dai delinquenti. Quando il nostro sindacato ha denunciato queste cose abbiamo visto dei cambiamenti. Adesso chiediamo di intervenire, ancora una volta, bene e rapidamente sui coni d’ombra, cioè su quelle aree scoperte dal sistema di presidio e controllo. Aree nelle quali si stanno infilando soggetti che non sono i classici senza tetto che gravitano attorno all’ospedale, che conosciamo da 20 anni e che non hanno mai dato problemi. Stavolta abbiamo a che fare con delinquenti in arrivo dalla zona stazione che vanno fermati subito. Zona stazione dove le operazioni di presidio e controllo stanno funzionando, proprio come Cisl ha sempre auspicato».

Evitare aggressioni nei turni di notte

Ecco perché Cisl Fp chiede all’Ausl e alle istituzioni di non lasciare scoperti il Santa Maria e il Core ma di inserirli all’interno di un circuito di controlli per il mantenimento del decoro, della legalità e della sicurezza del personale. «Sono tantissime le sanitarie in servizio e ora è palpabile la paura di subire aggressioni durante i turni di notte, quando il personale attraversa interi reparti per svolgere la propria mansione, ad esempio per la consegna in laboratorio di emocolture. C’è stata una evidente escalation, partita dai vetri frantumati nelle auto in sosta e che si sta sviluppando all’interno dell’ospedale. E’ imperativo togliere alla delinquenza non solo la stazione ma anche l’area ospedaliera, agendo con una visione d’insieme che potrà dare un buon servizio sia agli utenti che a tutta la Comunità, a cominciare da quella dei professionisti della sanità, uomini e donne meravigliosi che non meritano di dover vivere anche questa situazione da Far West», chiosa Ferrara.