Gazzetta di Reggio

Cadelbosco Sopra È finito in manette dopo aver aggredito con una catena un vice brigadiere dei carabinieri libero dal servizio. Il protagonista dell’episodio, avvenuto nella tarda mattinata di domenica 4 maggio, è un 19enne cittadino tunisino, residente a Reggio Emilia, già noto alle forze dell’ordine e destinatario di un foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno per tre anni nel territorio del comune di Cadelbosco Sopra. Il giovane è stato arrestato dai carabinieri con le accuse di resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, oltre alla violazione del provvedimento del foglio di via. L’episodio è avvenuto nei pressi di un supermercato Conad, dove il vice brigadiere, in abiti civili e libero dal servizio, ha notato la presenza del 19enne e ha deciso di avvicinarlo, insospettito anche dalla bicicletta elettrica di valore su cui il ragazzo si trovava, pur non risultando occupato in alcuna attività lavorativa.

Alla richiesta di spiegazioni, il giovane ha reagito con violenza verbale, passando rapidamente agli insulti e alle minacce. Ha poi estratto una catena di ferro, con cui ha colpito il militare. Il vice brigadiere, sebbene ferito, è riuscito a contenere l’aggressore e a richiedere l’intervento di una pattuglia di supporto. Ne è seguita una colluttazione violenta, al termine della quale l’uomo è stato immobilizzato e ammanettato dai colleghi intervenuti dalla stazione di Cadelbosco Sopra. Anche in caserma il 19enne ha continuato con minacce di morte e atteggiamenti aggressivi verso i militari. A un certo punto ha simulato un malore, inducendo gli operatori a contattare il 118, ma si è rialzato dopo pochi minuti in apparente perfetta salute, riprendendo con nuovi insulti.

L’uomo è stato posto in stato di arresto e, al termine delle formalità di rito, è stato messo a disposizione della Procura della Repubblica di Reggio Emilia, diretta dal procuratore Calogero Gaetano Paci.