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Perseguita una donna che lo respinge: 37enne denunciato con il braccialetto elettronico

Perseguita una donna che lo respinge: 37enne denunciato con il braccialetto elettronico

Per mesi, telefonate continue, pedinamenti e minacce fino a che la donna ha chiesto aiuto ai carabinieri

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Reggiolo Si era invaghito di una donna che, però, lo considerava solo un amico. Di fronte al rifiuto, ha iniziato a perseguitarla con una serie di comportamenti ossessivi: pedinamenti, messaggi molesti e minacce che hanno generato nella vittima un grave e perdurante stato di ansia e paura per la propria incolumità. Per questo motivo un uomo di 37 anni, residente in un comune della Bassa reggiana, è stato denunciato dai Carabinieri di Reggiolo per atti persecutori. A seguito dell’attività investigativa, coordinata dalla Procura di Reggio Emilia diretta dal procuratore Calogero Gaetano Paci, il gip del Tribunale di Reggio Emilia ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla donna e il divieto di accedere all’intero territorio comunale di Reggiolo. Al 37enne è stato inoltre imposto l’utilizzo del braccialetto elettronico.


Secondo quanto emerso dalle indagini, l’uomo – che conosceva da tempo la vittima – avrebbe iniziato a manifestare un morboso attaccamento sin da gennaio 2025, intensificando poi i contatti con telefonate, messaggi minacciosi («Se non rispondi te ne pentirai»), pedinamenti sotto casa e nei luoghi abitualmente frequentati dalla donna. Tutti comportamenti volti a esercitare pressione psicologica per ottenere una relazione sentimentale mai desiderata dalla donna, che aveva più volte ribadito di voler mantenere solo un rapporto amichevole. La denuncia della vittima ha fatto scattare le indagini da parte dei militari della Stazione dei Carabinieri di Reggiolo, che hanno raccolto elementi sufficienti per supportare la richiesta della Procura. Il giudice ha dunque disposto che l’uomo non possa avvicinarsi a meno di 2.500 metri dalla donna, dalla sua abitazione e dai luoghi da lei frequentati, né comunicare in alcun modo, nemmeno per interposta persona. Il provvedimento cautelare è stato eseguito nei giorni scorsi dai Carabinieri di Reggiolo, mentre proseguono gli accertamenti nell’ambito delle indagini preliminari, finalizzati ad approfondire ulteriormente i fatti e valutare eventuali ulteriori responsabilità.