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Furti e vandalismi in ospedale a Reggio Emilia. La Cgil: «Serve un presidio h24»

Furti e vandalismi in ospedale a Reggio Emilia. La Cgil: «Serve un presidio h24»

Dopo nuovi episodi nelle strutture sanitarie reggiane, la Fp Cgil lancia l’allarme: serve un presidio attivo giorno e notte e un confronto sulle scelte organizzative della Regione

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Reggio Emilia «Negli ultimi tempi l’Ausl ha subito l’ennesimo atto vandalico e una serie di furti che hanno messo a dura prova la sicurezza e la serenità di tutti i dipendenti». Lo denuncia la Funzione Pubblica Cgil provinciale alla luce degli ultimi fatti di cronaca avvenuti in ospedale, in preda a ladri e vandali. Nei giorni scorsi anche la Cisl Fp aveva denunciato la situazione. E ora interviene anche la Fp Cgil, che su questo tema aveva già, ad inizio aprile, contattato sia l’Ausl sia il Comune; mentre dalla prima non si erano avuti riscontri, con il Comune il sindacato aveva svolto un incontro nel quale erano stati prospettati i possibili investimenti futuri in merito a quanto segnalato. «Quanto accaduto nelle notti scorse poteva avere conseguenze ben più gravi, addirittura tragiche, per uno dei lavoratori che si trovava sul posto durante un episodio di tentato furto – continua la Fp – È fondamentale sottolineare come la sicurezza sul luogo di lavoro debba essere sempre la priorità assoluta e, in questo senso, la presenza di un presidio di polizia aperto 24 ore su 24 rappresenta una necessità imprescindibile».
 



Nei giorni scorsi l’Ausl aveva ribadito che la sicurezza è una priorità, ricordando la presenza di oltre 500 telecamere e sensori, i 3 presidi di vigilanza il posto di Polizia. Ma per la Cgil «è necessario rivedere il servizio di vigilanza, in modo da non mettere a rischio la sicurezza fisica di chi lavora in azienda. È urgente che istituzioni e autorità competenti si attivino per garantire maggiore sicurezza, in modo da prevenire ulteriori atti vandalici e furti e tutelare così le persone e il patrimonio. Inoltre, non possiamo ignorare che le recenti decisioni della Regione di riorganizzare le strutture del Servizio sanitario, partendo dalla Provincia, senza un confronto diretto con chi opera sul campo, senza coinvolgere i sindacati rappresentativi delle categorie di lavoratori, rischiano di generare solo incomprensioni e inefficienze. La mancanza di dialogo e di un’adeguata pianificazione può portare a problemi di gestione, anche in termini di carenza di personale, che si traduce in un ulteriore rischio per la sicurezza e la qualità dei servizi offerti». «È molto importante che le decisioni strategiche siano prese coinvolgendo tutte le parti interessate, ascoltando le esigenze di chi lavora ogni giorno sul territorio. Solo così si potranno trovare soluzioni efficaci che garantiscano non solo la sicurezza ma anche un ambiente di lavoro dignitoso e rispettoso. – sottolinea Gaetano Merlino della Fp Cgil - Chiediamo alle autorità di intervenire con urgenza per rafforzare la sicurezza attraverso un presidio h24, e invitiamo a un confronto serio e costruttivo sulla riorganizzazione delle strutture regionali. La tutela dei lavoratori e la qualità dei servizi devono essere al centro di ogni decisione, perché nessuno dovrebbe più trovarsi in situazioni di pericolo o di incertezza sul proprio posto di lavoro».  © RIPRODUZIONE RISERVATA