Casa Cervi, Albertina Soliani: «Vogliamo che il Comune di Roma torni ad essere nostro socio»
La presidentessa dell’Istituto lo ha chiesto all’assessora capitolina all’Istruzione Claudia Petrelli, nel corso di una visita di 120 studenti romani delle medie
Gattatico Una storica collaborazione istituzionale potrebbe tornare ad essere realtà. Il Comune di Roma Capitale è seriamente interessato a tornare ad essere socio di Casa Cervi, riprendendo dunque un filo che si è interrotto ai tempi del sindaco capitolino Gianni Alemanno. È quanto è emerso dalla visita all’istituto Cervi di 120 studenti romani di terza media - provenienti da cinque scuole, compresa una ebraica, e un istituto frequentato anche da ragazzi non udenti - arrivati con i loro insegnanti e l’assessora all’Istruzione di Roma Capitale, Claudia Pratelli.
Per fare chiarezza sulla questione, abbiamo contatto direttamente Albertina Soliani, presidentessa dell’Istituto Cervi: «Roma è stata tra i soci fondatori fino a parecchi anni fa. Abbiamo sollecitato l’attuale sindaco di Roma Roberto Gualtieri e l’amministrazione capitolina con un lettera, nella quale abbiamo chiesto al Comune di considerare di tornare ad essere nostro socio. Sarebbe molto importate sia per l’istituto Cervi e anche per la città di Roma». La presidentessa continua spiegando come, nel corso degli anni, Casa Cervi abbia mantenuto «ottimi rapporti con Roma, e ci siamo stati di recente a presentare anche l’ultima ricerca storica sui fratelli Cervi. È evidente che siamo un istituto che ha rapporti stretti con la Capitale, anche per il grande patrimonio di Emilio Sereni che custodiamo a Casa Cervi».
Dunque, Soliani conferma che, durante la visita «l’assessora, di fronte a tutti i ragazzi, ha manifestato tutta la sua disponibilità a fare da tramite per verificare la fattibilità di questa proposta. Abbiamo fatto un buon lavoro, e la fiducia c’è. Vedremo». Non è la prima volta che l’assessora Pratelli ha fatto visita a Casa Cervi: anche l’anno scorso si è recata all’Istituto di Gattatico, ma con un gruppo differente. Questo perché è stata proprio la nuova amministrazione capitolina a voler inserire i "Campi rossi" come tappa dei propri viaggi della memoria. «Si tratta di ragazzi che sono stati scelti tra le varie scuole medie di Roma per la loro attività in storia nel campo della memoria. Li abbiamo trovati molto preparati e ci hanno fatto domande intelligenti. Hanno svolto un lavoro fatto bene», precisa Albertina Soliani.
«Sono diversi anni che abbiamo in visita studenti che vengono da Roma e da altre parti d’Italia. C’è una relazione che ha costruito tutto questo percorso. Già un mese fa (il 16 aprile, ndr), alcuni studenti di classi romane erano venute alla Camera dei deputati alla presentazione del libro sui fratelli Cervi». Come dicevamo, il Comune di Roma è stato socio dell’Istituto reggiano fin dai tempi dell’amministrazione Alemanno (2008/2013), salvo poi arenarsi «con l’elezione della sindaca Virginia Raggi. Probabilmente a quei tempi avevano altro a cui pensare», ha concluso Soliani.
Nel corso della visita degli studenti capitolini, la presidentessa dell’Istituto Cervi ha tenuto un discorso ai ragazzi: «Guardatevi attorno e cominciate a capire dove bisogna resistere a cose sciocche e disumane, come fecero i sette fratelli. Perché rischiarono fino a quel punto? Perché volevano un mondo diverso, come testimoniato dal mappamondo che portavano sul trattore. Anche oggi, c’è una sfida molto forte tra la compassione e l’amore da un lato e la guerra e la ferocia dall’altro. Ma anche nella notte c’è chi tiene la luce accesa, ed è quello che vi auguro di essere. La storia dei Cervi racconta il nostro presente, perché questo è uno dei luoghi dove si è costruita l’Italia antifascista». l© RIPRODUZIONE RISERVATA