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La svolta

Meta System, accordo con Certina per riassumere tutti i dipendenti

Serena Arbizzi
Meta System, accordo con Certina per riassumere tutti i dipendenti

Il tribunale chiede integrazioni per decidere se approvare o no il concordato. La vendita al Fondo potrebbe avvenire anche prima che il giudice si esprima

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Reggio Emilia Fumata nera sul concordato, ma il processo di vendita al Fondo Certina potrebbe attuarsi anche indipendentemente da questa decisione, come prevede il codice sulla crisi d’impresa. Il tribunale di Bologna si è riservato sull’accettare o meno la richiesta di accesso di concordato per Meta System. Ieri, martedì 6 maggio, si è svolta un’udienza con i tre commissari Stefano Zanardi, Stefano Della Verità e Silvio Facco: il tribunale di Bologna ha chiesto l’integrazione di alcuni documenti. Si tratta di una richiesta di approfondimenti sia sul piano sia sulla proposta presentata da Meta System, sulla base dell’offerta del Fondo Certina. Domande di approfondimenti che hanno fatto sì che non vi sia stata una valutazione specifica del giudice.

La cessione dell’azienda, come detto, potrebbe intervenire prima della decisione sul concordato. Nel frattempo, Fiom e Uil, hanno firmato con il Fondo e la direzione di Meta System, che a Reggio Emilia conta circa 450 dipendenti, un "verbale di incontro" in cui Fondo Certina si impegna ad assumere tutti e a garantire la contrattazione collettiva aziendale.

«Quando il Fondo Certina si è seduto al tavolo ha dichiarato che non c’erano altri soggetti interessati alla Meta System, e quindi che avremmo dovuto accettare le loro condizioni, oppure rassegnarci alla chiusura», dicono le sigle. «Non abbiamo ceduto al ricatto - proseguono Fiom e Uilm - . Abbiamo subito un ricatto, ma non abbiamo ceduto. Al primo incontro e in tutti gli incontri fino al 30 aprile i rappresentanti del Fondo hanno sempre dichiarato di voler assumere tutti i lavoratori, ma anche di porli subito in cassa integrazione con riduzioni pesanti senza però anticipare la quota Inps (e quindi lasciandoli per mesi senza un euro con cui vivere) e azzerando per anni la contrattazione collettiva aziendale e i diritti individuali. Cancellare la contrattazione collettiva aziendale significa ridurre di diverse centinaia di euro al mese il salario della parte più fragile dell’azienda, ma soprattutto calpestarne la dignità».

Il piano “lacrime e sangue” di Certina prevedeva di cancellare il diritto alla mensa (10 euro al giorno), la maggiorazione del 6% per ogni turno di lavoro, la maggiorazione del 25% per il lavoro pomeridiano e quella del 60% per il lavoro notturno e azzerare per 5 anni il “consolidato” pari a una media di 280 euro lordi mensili per tutte e tutti: questi diritti però sono stati tutelati grazie al muro “di dignità” che i sindacati e i lavoratori hanno alzato insieme. Dopo mesi dal primo incontro, il 30 aprile in tarda serata la trattativa tra i sindacati e Certina ha avuto una svolta, perché viene presentato per la prima volta un piano industriale e l’azienda fa marcia indietro sulle richieste che erano state considerate "capestro" dai rappresentanti dei lavoratori: Certina accetta di salvaguardare la contrattazione collettiva del plant di Reggio Emilia e ad anticipare gli importi Inps durante il Contratto di Solidarietà.

Il piano industriale di Certina prevede di proseguire i rapporti commerciali con Bmw, di accordarsi con questo cliente per produrre un milione e mezzo di pezzi in dieci anni, di portare una linea produttiva di assemblaggio per Bmw in Italia, di riprendere i rapporti con Volvo per acquisire anche quel cliente attualmente perso, di rilanciare la produzione della parte “telematica” delle attività e infine di investire 7/9 milioni di euro in nuovi progetti di carica batterie per auto elettriche. Nei prossimi giorni dovrebbe essere pubblicato un bando di gara per l’acquisizione di tutta l’attività di Meta System per gli stabilimenti di Reggio Emilia, Mornago a Varese e Trnava in Slovacchia. Fiom e Uilm dichiarano che «ci saranno incontri con Certina il 9 e il 14 maggio per finalizzare gli accordi e il 15 maggio verranno svolte tre assemblee per illustrare gli accordi».