River Park, un parco avventura per bambini e famiglie dentro la golena del Po
Luzzara: si riparte il 17 maggio tra sei percorsi acrobatici tra gli alberi, la parete di arrampicata boulder e ponti tibetani
Luzzara Dovrebbe riaprire (il condizionale è d’obbligo perché tutto dipenderà dal “comportamento” del Po) nel fine settimana del 17-18 maggio il River Park, parco avventura a misura di famiglia immerso in un magnifico bosco di querce secolari adagiato sulla golena di Luzzara e, proprio per questo motivo, sensibile alle piene del grande fiume: solo due settimane fa, per fare un esempio, l’acqua ha raggiunto i sei metri di altezza. Di proprietà del Comune e attualmente gestito dalla società Us Aquila, River Park è composto da sei percorsi acrobatici tra gli alberi per ragazzi e adulti con difficoltà crescenti indicate dai colori (proprio come per le piste da sci), a partire dal “verde” per arrivare al “nero”, che raggiungono i 10 metri di altezza, e da tre percorsi per i più piccoli che partono dai 2 metri 20 centimetri – la normativa prevede che i genitori debbano riuscire a toccare i piedi dei bimbi – e non superano i tre metri di altezza. A questi si aggiunge una parete da arrampicata boulder. Mentre sono una decina gli istruttori di parchi avventura stagionali, perlopiù universitari, che affiancano coloro che vogliono cimentarsi negli emozionanti percorsi sospesi, tra ponti tibetani, reti e teleferiche.
A coordinare il lavoro sono il responsabile di River Park Alberto Poma e la sua collega Beatrice Manfredini. «I bambini restano meravigliati da quello che riescono a fare in questo parco – racconta Poma – perché sperimentando i nostri percorsi sviluppano capacità coordinative, la forza, l’equilibrio. La paura dall’alto, che è diversa dalla vertigini, qui alcuni riescono a superarla. E ai genitori piace vedere i loro figli cominciare a diventare autonomi anche in una circostanza del genere. A volte, capita che alcuni insistono affinché i bambini si cimentino in determinate sfide ma non serve perché basta aspettare: l’anno dopo spesso li fanno da soli i percorsi che si erano rifiutati di provare la volta prima». Ogni anno in questo parco avventura, aperto solitamente dai primi di giugno a settembre, transita circa un migliaio di persone provenienti principalmente dal reggiano ma anche dal modenese e dal parmense. «Meno dal mantovano, per adesso – spiega Poma – infatti quest’anno faremo delle pubblicità mirate per provare a portare più ragazzi dalla vicina Lombardia. Lavoriamo molto con le scuole, dalle elementari alle superiori, e con i campi estivi. Alcune scolaresche arrivano in treno poi noleggiano le bici a Guastalla e arrivano qui da noi. Al ritorno si fermano a Boretto per visitare il Museo del Po e della navigazione interna. Questa può essere una proposta anche per i turisti». Visitatori che possono immergersi in un’area di grande valore naturalistico compresa tra la sponda destra del fiume Po e l’argine maestro, dove si possono osservare flora e fauna (dai fagiani alle lepri, dagli scoiattoli ai picchi) tipiche di queste zone. Ma da questo parco avventura passano anche molte percorse adulte, a volte anche per adii al nubilato o al celibato. «L’anno scorso – racconta il responsabile del parco avventura – una futura sposa è passata da River Park con le amiche prima di spostarsi al mare per altri festeggiamenti». All’interno dell’area sono presenti panchine con tavoli da pic-nic per pranzi al sacco e, sulle rive del fiume Po, anche un chiosco stagionale “La baia 2”. Amatissima dai più piccoli è l’area giochi con gonfiabili («il loro massimo divertimento») e scivoli. Qui, a differenza dei percorsi acrobatici, non c’è un’altezza minima per poter accedere e i bimbi più piccoli possono giocare i sicurezza mentre i loro fratelli più grandi, ad esempio, sono impegnati con i percorsi acrobatici fra gli alberi.l © RIPRODUZIONE RISERVATA