Poviglio, i commercianti ridipingono i portici a spese loro: «Lo facciamo per amore del paese»
Armati di pennelli, secchi di vernice e buona volontà, hanno trascorso la domenica a dipingere, pulire e sistemare
Poviglio È stata una domenica di lavoro per i commercianti che si affacciano su piazza Umberto I a Poviglio, sul lato che guarda verso il Municipio. Armati di pennelli, secchi di vernice e buona volontà, hanno trascorso l’intera giornata a dipingere, pulire e sistemare i portici dove si trovano le loro attività, segnati da anni di incuria e dal trascorrere del tempo. Un intervento semplice ma concreto, nato dal desiderio di restituire decoro a un’area centrale del paese. Il restyling, necessario da tempo, è stato finanziato interamente dai commercianti che operano sul lato nord della piazza.
Nessun contributo pubblico, solo la volontà di chi in quegli spazi lavora ogni giorno. Il Comune ha approvato l’iniziativa, a condizione che l’intervento si limitasse a pitturare le colonne interne e il soffitto dei portici, mantenendo uniformità cromatica e rispettando le facciate degli edifici. Un’iniziativa autorizzata, quindi, ma che ha trovato piena realizzazione grazie all’impegno diretto di chi quei portici li vive. L’iniziativa ha anche un valore simbolico. In alcuni tratti della piazza si notano vetrine chiuse o spazi meno curati, ma l’impegno dei commercianti vuole essere un segnale positivo, un gesto concreto che invita alla partecipazione e alla cura condivisa degli spazi comuni. A promuovere l’intervento sono state Stefania Soncini, presidente di Confabitare, insieme a Barbara Fochi e Gloria Ligabue della cartolibreria “Idea Più”.
A loro si sono uniti Sergio Barigazzi, Fabrizio Ferri, Giulio e Stefano Ferrari. Nelle prossime settimane si aggiungerà anche Fabrizio Barbieri, della merceria “Fedella”, che provvederà a sistemare il tratto di portico davanti al proprio negozio. «Lo abbiamo fatto per dare un segnale – ha spiegato Stefania Soncini – e per contribuire a rendere gli spazi del centro di Poviglio più belli e luminosi. Lo abbiamo fatto anche se non siamo noi i proprietari degli immobili, perché ci lavoriamo ogni giorno e crediamo nel valore del nostro paese». Un’azione che rientra in un più ampio spirito di cittadinanza attiva, simile a quello di chi, in altri contesti, si impegna spontaneamente nella cura del verde pubblico o nella rimozione dei rifiuti abbandonati. Piccoli gesti, ma concreti, che raccontano un’idea diversa di comunità. © RIPRODUZIONE RISERVATA