Stuprata nel parco di via Patti: la polizia arresta un 29enne
Vittima una ragazza di 24 anni: nella zona segnalati da tempo bivacchi. La giovane, senza fissa dimora, stava riposando su un panchina quando è stata assalita
Reggio Emilia Ha chiamato la polizia alle 3 di notte, in lacrime, riferendo di essere stata stuprata da uno sconosciuto nel parco di via Patti. Poco dopo la Squadra Mobile ha arrestato un nigeriano di 29 anni per i reati di lesioni personali e violenza sessuale. È accaduto nella notte tra sabato e domenica nell’area verde situata tra la Polveriera e la piscina di via Melato. È lo stesso luogo del delitto di Juana Cecilia Hazana Loayza, la 34enne mamma che tra il 20 e il 21 novembre 2021 fu uccisa dall’ex compagno stalker Mirko Genco.
In quel parco, dove ogni anno vengono deposti dei fiori in ricordo della 34enne, sono stati segnalati più volte bivacchi: nella bella stagione i senzatetto vi si rifugiano per trascorrere la notte. I protagonisti di questa terribile vicenda di marginalità sociale sono entrambi senza fissa dimora. Secondo quanto ha raccontato la giovane, di 24 anni, stava riposando su una panchina quando è stata avvicinata dal 29enne, che le ha proposto una prestazione sessuale a pagamento. Al rifiuto di lei, che ha tentato di mandarlo via, il giovane ha reagito in modo violento: l’ha afferrata per il collo e l’ha costretta con la forza a subìre un atto sessuale. Lei ha provato a gridare e a chiedere aiuto, ma a quell’ora il parco era deserto e l’aggressore ha potuto agire indisturbato. Una volta consumato l’abuso, il 29enne è andato via, lasciando la ragazza da sola e sotto shock.
È a questo punto che la 24enne ha allertato la polizia, arrivata sul posto in pochi minuti. Portata prima in ospedale, per una visita da parte dell’équipe del Santa Maria Nuova specializzata negli abusi, e poi in questura, la 24enne ha presentato denuncia e ha fornito una descrizione del malvivente. Il suo è stato un lungo racconto, ritenuto credibile dagli inquirenti della Squadra Mobile che hanno trovato riscontri alle dichiarazioni della donna. In tempi record il 29enne è stato rintracciato e, visto il pericolo di fuga e di reiterazione del reato, per lui sono scattate le manette. Fin qui la versione di lei. Quella dell’arrestato, che nega gli addebiti, si saprà oggi, quando il 29enne difeso dall’avvocato Carmine Migale comparirà in tribunale per l’udienza di convalida davanti al giudice per le indagini preliminari Matteo Gambarati. © RIPRODUZIONE RISERVATA