Femmina di capriolo incinta attaccata dal lupo: il piccolo nasce e riesce a salvarsi, lei no
Castelnovo Monti: l’episodio vicino al centro abitato. La mamma è morta
Castelnovo Monti Una scena che non è certo rara: l’attacco da parte di un lupo a un capriolo. La natura è fatta di queste dinamiche che ai nostri occhi possono apparire crudeli, ma la morte di un esemplare spesso determina la salvezza dell’altro. Eppure l’episodio avvenuto l’altra sera a Castelnovo Monti ha comunque destato impressione, essendo avvenuto nei pressi del centro abitato, non lontano dalla caserma dei carabinieri. E dunque sotto gli occhi di diverse persone. Alcuni residenti, allarmati da versi di animali provenienti dall’esterno, si sono affacciati e hanno inizialmente pensato a una lite tra cani. In realtà, si trattava di un attacco: un lupo stava cercando di sbranare un capriolo. Alla vista e soprattutto dopo aver udito i richiami delle persone sopraggiunte, il lupo è fuggito. Solo a quel punto i presenti si sono resi conto della reale dinamica: la vittima dell’aggressione era una femmina di capriolo incinta, che in seguito alle lacerazioni subite aveva appena dato alla luce un piccolo, subito dopo l’attacco. Poi si era andata a rifugiare tra un’auto e un muro, in fin di vita.
È stato immediatamente contattato Ivano Chiapponi del Rifugio Matildico, per prestare soccorso sia alla madre che al cucciolo. Purtroppo, nonostante l’intervento tempestivo, la femmina non ce l’ha fatta: le ferite riportate erano troppo gravi e l’animale è morto prima di raggiungere il centro di recupero. Dove, comunque, difficilmente avrebbero potuto fare qualcosa per salvarla, date le condizioni. Il piccolo, invece, è stato affidato a una volontaria che lo sta allattando e accudendo nella sua abitazione (in foto). Le sue condizioni sono buone. L’episodio ha colpito profondamente la comunità, sia per la violenza della scena sia per la sua vicinanza alle abitazioni. Un fatto che, pur essendo espressione delle dinamiche naturali tra predatori e prede, impressiona per il contesto in cui si è verificato: così vicino alle case, a conferma del sempre più stretto contatto tra la fauna selvatica e le aree urbane.l © RIPRODUZIONE RISERVATA