Ladro solitario in centro storico ruba in pieno giorno tutto il pane per le consegne
Il colpo all’Antica Bontà, il malvivente ha vuotato l’auto del forno carica di alimenti. «Ormai la situazione intorno al nostro negozio è drammatica»
Reggio Emilia «Un malvivente, in pieno giorno e in tutta tranquillità, ci ha derubato, svuotando l’auto del forno caricata del pane da consegnare a ristoranti e attività del centro storico». A parlare è Monica Marmiroli, titolare insieme a un socio di Antica Bontà di via dei Due Gobbi, storico forno e panetteria punto di riferimento dei locali pubblici situati nel cuore della città.
Mercoledì alle 14.30 l’auto del forno, con il logo sulle fiancate, è stata parcheggiata aperta proprio davanti all’ingresso della panetteria. «Dopo aver preparato e caricato sulla macchina tutti i sacchetti da consegnare, noi eravamo indaffarati nelle pulizie per la chiusura, perciò non abbiamo badato a ciò che è successo praticamente sotto i nostri occhi», spiega Monica. Difatti nel frattempo uno sconosciuto, «mentre fumava nell’abitacolo», ha aperto l’auto, ha aperto la portiera e ha portato via quello che c’era: oltre ai sacchetti, oggetti personali dei due soci come «occhiali da sole e la borsa da tennis di mia figlia». Terminato il furto, con uno zaino in spalla, il ladro – descritto come alto, magro, vestito di nero così come il cappellino calato sui capelli rasati – si è allontanato a piedi, senza neppure correre, in direzione di via Fornaciari. È a questo punto che un negoziante della strada ha avvisato la titolare. «Ci siamo rimasti malissimo – racconta Monica – Mentre io controllavo nell’abitacolo, dove si avvertiva ancora puzza di fumo, la commessa e il mio socio hanno provato a inseguire il malvivente, che però è riuscito a far perdere le proprie tracce».
L’episodio, prosegue la negoziante, «può sembrare banale e il bottino è minimo: più che altro il danno è rappresentato dalle mancate consegne ai nostri clienti. Tuttavia a mio avviso è sintomatico della mancanza di sicurezza del centro storico. Già la situazione intorno al forno è drammatica: ci sono così tanti negozi chiusi che sembra di essere isolati. A questo si aggiungono i continui furti. Nel 2020 di notte i ladri hanno scassinato la serranda per sottrarre un computer, perché sono stati disturbati. I furti di giorno, però, sono i più pericolosi e sono aumentati di recente: ogni settimana andiamo a fare spese all’ingrosso e sono sempre più frequenti ammanchi di prosciutto cotto o di altri alimenti appena scaricati nel laboratorio e subito spariti».
In conclusione, secondo Monica, «i malviventi agiscono alla luce del sole e senza timore, mentre noi non siamo più tranquilli. Il mio socio, che arriva all’1.30 di notte in via Cecati per iniziare il turno, per due volte ha trovato il finestrino della macchina spaccato. E nel fare il tragitto dal parcheggio alla panetteria si fa il segno della croce».