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L’accusa

Montecchio, il consigliere Borghi: «Gli autovelox in Val d’Enza non sono omologati»

Daniela Aliu
Montecchio, il consigliere Borghi: «Gli autovelox in Val d’Enza non sono omologati»

L’avvocato e consigliere di opposizione dell’Unione Val d’Enza valuterà un esposto alla Procura della Repubblica

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Montecchio Il Giudice di Pace di Parma ha dato ragione a un cittadino sanzionato per eccesso di velocità dall’autovelox installato sulla tangenziale sud. A difendere l’automobilista è stato l’avvocato Filippo Borghi, del Foro di Reggio Emilia, che ha basato la propria linea difensiva sulla mancanza di omologazione del dispositivo utilizzato per la rilevazione.

«Sono anni che denuncio l’illegittimità delle sanzioni elevate con strumenti non regolarmente omologati - spiega Borghi -. A supporto della mia tesi, anche la recentissima Ordinanza della Corte di Cassazione, pubblicata lo scorso 14 maggio, secondo cui: "I dispositivi di rilevazione automatica della velocità devono essere omologati secondo quanto previsto dal Codice della Strada e dai relativi regolamenti tecnici. In assenza di omologazione, la rilevazione è da considerarsi illegittima».

La questione potrebbe avere ripercussioni anche in Val d’Enza. «Come capogruppo di Viviamo Montecchio e consigliere di opposizione dell’Unione Val d’Enza - prosegue Borghi - ho già denunciato nel Consiglio di Unione la mancanza di omologazione degli autovelox installati nei nostri territori. Alla luce di questa conferma giurisprudenziale, stiamo valutando la presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica, affinché accerti eventuali responsabilità e valuti il sequestro degli strumenti utilizzati in violazione di legge. Tale azione non è volta a demonizzare gli autovelox, ma a ripristinare un corretto equilibrio tra prevenzione, repressione e rispetto delle norme». © RIPRODUZIONE RISERVATA