Ruba foto di ragazze su Instagram e le pubblica su un sito pornografico: a processo un 50enne
L’uomo è accusato di diffamazione aggravata, dall’uso dei social network. Ieri, 22 maggio, in tribunale a Reggio è iniziato il processo
Castellarano Una decina di ragazze - alcune delle quali minorenni - postano dei selfie su Instagram e si ritrovano pubblicata la loro immagine su un sito pornografico. Per questo caso è finito alla sbarra un 50enne residente a Castellarano, accusato di diffamazione aggravata (dall’uso dei social network).
La vicenda risale al luglio 2020, quando le ragazze - abitanti a Castellarano, Sassuolo e in altri comuni della zona ceramiche - scoprono che qualcuno ha preso le fotografie postate su un’unica pagina Instagram e le ha inserite in un sito vietato ai minori di 18 anni. Si tratta di foto innocenti, al massimo in costume da bagno: ma le conseguenze per le ragazze sono facilmente immaginabili. Tra l’altro alcune di queste giovani all’epoca avevano 16 o 17 anni: la voce si sparge, le giovanissime (affiancate dai genitori) vogliono andare fino in fondo e scoprire chi è che ha offeso la loro reputazione. La querela collettiva viene presentata alla polizia postale che, al termine di accertamenti tecnici e informatici, individua il "ladro" d’immagini nel 50enne di Castellarano.
Secondo il capo d’imputazione l’imputato, «comunicando con più persone e pubblicando sul sito pornografico le foto che aveva acquisito da un’unica pagina Instagram», è il responsabile. Da notare che l’imputato, che non conosceva le ragazze, si sarebbe pure lasciato andare a commenti di dubbio gusto. Il 50enne incensurato, difeso dall’avvocato Alessandro Scalera del foro di Modena, nega con forza ogni addebito. «Il mio assistito si è ritrovato coinvolto in questa vicenda per un errore palese», ha dichiarato il difensore, che farà leva sul fatto che quella pagina Instagram «era pubblica».
Ieri in tribunale a Reggio Emilia si è aperto il processo, davanti al giudice monocratico Silvia Semprini: si è trattato di un’udienza pre-dibattimenale, subito rinviata per difetto di notifica. Assente l’imputato, mentre erano presenti diverse ragazze piuttosto indignate: non si sono costituite parte civile, ma sono intenzionate a deporre in aula per raccontare le conseguenze che quel gesto ha avuto sulla loro quotidianità. © RIPRODUZIONE RISERVATA