Giovani cercasi: a Reggio Emilia le imprese vogliono ingegneri, venditori e specialisti under 30
Assunzioni in calo anche per il 2025: nell’industria -16,2% a maggio. Mentre aumentano nel settore dell’alloggio e della ristorazione
Reggio Emilia I nuovi contratti che le imprese della provincia di Reggio Emilia prevedono di attivare continuano a registrare cali rispetto al 2024.
Industria e servizi
I dati sono stati elaborati dal sistema informativo Excelsior, gestito da Unioncamere, Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in collaborazione con l’Ufficio Studi della Camera di commercio dell’Emilia. Il calo dell’industria riguarda sia maggio (-16,2%), passando da 1.730 a 1.450 nuove attivazioni, sia il trimestre (-10,8%), passando da 5.280 a 4.710 attivazioni. Per le costruzioni si prevede a maggio una flessione del 15,2% con 280 nuove attivazioni (50 in meno rispetto al medesimo periodo del 2024) e un calo nel trimestrale del 16,4%, con 920 nuovi contratti. Il dato complessivo dei servizi è positivo nel mese di maggio, visto che si ipotizza una crescita del 2,1% (+50 unità) per arrivare a 2.440 contratti; in aumento del 2,4% le previsioni di nuove attivazioni nel trimestre maggio – luglio (+180 unità), con 7.610 nuovi contratti. Per i servizi alle imprese si prevede un calo del 9,8% nel dato mensile, con 830 nuovi contratti nel maggio 2025 (90 in meno rispetto al maggio 2024), con un calo del 10,2% (-280 unità) nel trimestrale, arrivando a 2.460 nuove attivazioni. Il commercio risulta in calo dell’8,4% nel dato mensile, confermato (-7,3%) nel trimestre maggio - luglio, con 130 attivazioni in meno rispetto al medesimo periodo del 2024. Il comparto dell’alloggio e ristorazione, invece, evidenzia un aumento sia nel mensile (+17,2%) con 680 nuove attivazioni (100 in più del maggio 2024) che nel trimestrale (+20,2%) con 2.200 nuovi contratti (370 in più del 2024). Le imprese che prevedono di attivare nuovi contratti sono pari al 17% del totale. Nel 23% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 77% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita). Per una quota pari al 38% interesseranno giovani con meno di 30 anni, mentre per una quota pari al 19% le imprese prevedono di assumere personale immigrato e il 12% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato.
Le professioni richieste
Tra gli elementi più significativi dell’indagine spicca, dicevamo, la quota di nuovi contratti che a maggio è riservata ai giovani con meno di 30 anni, e che si attesta al 38%. Questi, nell’ambito dirigenziale e delle professioni con elevata specializzazione e competenza tecnica, sono particolarmente richiesti in qualità di tecnici in campo informatico-telecomunicazioni (63,0%), tecnici in campo ingegneristico (57,0%), specialisti nelle scienze della vita (48,7%), tecnici della salute (48,5%). Invece nell’ambito delle professioni impiegatizie, commerciali e dei servizi, gli under 30 sono molto richiesti come addetti all'accoglienza e all'informazione della clientela (80,0%), addetti alle vendite (57,7%), operatori della cura estetica (57,4%). Da ultimo, tra gli operai specializzati e conduttori di impianti e macchine, si prevede che il 57,0% dei nuovi contratti sarà riservato agli under 30 in qualità di operai specializzati in installazione/manutenzione attrezzature elettriche/elettroniche; il 47,2% in qualità di operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni; il 45,9% in qualità di meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse/mobili. Tra i profili più difficili da reperire, nell’ambito dirigenziale e con elevata specializzazione tecnica troviamo i tecnici in campo ingegneristico (80,2%), tecnici della salute (75,0%), specialisti nelle scienze della vita (71,8%), ingegneri (68%), tecnici della distribuzione commerciale (65,5%).l © RIPRODUZIONE RISERVATA