Pinguini e Ligabue alla Rcf Arena: chiesti venti giorni di prove
Reggio Emilia: la musica inizia dall’ 1 al 7 giugno per i check della band lombarda, poi 12 giorni di “Certe Notti”
Reggio Emilia Se abitate nelle vicinanze del Campovolo e qualche giorno fa avete sfogato tutto il vostro disappunto sui social per il “rumore” e i disagi provocati dall’edizione 2025 dell’elrow Town, il festival europeo di musica House e Techno che ha portato 30mila persone all’Iren Green Park , allora preparatevi perché – per dirla con il Liga – il meglio deve ancora venire. L’evento è già da tempo segnato con il classico pennarello rosso: alla Rcf Arena, il 20 e il 21 giugno sarà la (doppia) Notte di Certe Notti, una festa collettiva, un grande, l’ennesimo concerto-evento per celebrare i trent’anni dall’uscita di “Certe Notti”. Ma quelli che occorrerà eventualmente segnare – soprattutto se si abita nel raggio di qualche chilometro dalla Rcf Arena – sono i giorni precedenti all’attesissimo ritorno di Ligabue in quello che, negli anni, dal primo concerto nel 2005 è diventato sempre più casa sua. E se pensate che gli organizzatori del concerto abbiano fatto, in questo senso, le cose al risparmio, siete fuori strada. A Comune, Ausl e Arpae sono arrivate infatti le richieste di autorizzazione per... dodici giorni di “prove”. In pratica, da lunedì 8 giugno fino a venerdì 20 sarà un continuo sound-check. Questo, almeno stando ai desiderata dell’entourage di Ligabue. Quella di dodici giorni di prove è una richiesta formale che gli organizzatori hanno inoltrato a chi di dovere.
E che ha la sua ragion d’essere sul piglio del perfezionista che negli anni il Liga ha acquisito, anche sulla scorta dell’esordio al Campovolo, vent’anni fa. Era il 10 settembre del 2005 e Liga volle strafare con tre palchi per uno show indimenticabile, che però cadde proprio sull’acustica. Da allora, il Liga ne ha fatta di strada e soprattutto non ha più steccato su quel terreno. E non ha certo intenzione di farlo nella notte in cui celebra i 30 anni della canzone che lo ha consacrato. Ora la palla è nel campo di Comune, Ausl e Arpae. Che devono scegliere se aderire in toto alle richieste di Salzano & C. oppure avviare una trattativa affinché i giorni di prove diminuiscano, con l’obiettivo di dare un po’ di tregua a timpani, martelletti e padiglioni auricolari dei residenti della zona e – a seconda della direzione del vento che soffierà in quei giorni – anche di qualche Comune confinante. Già, perché quando arriveranno i camion per il montaggio del palco per Ligabue, saranno appena partiti quelli deputati a smantellare palco e impianti del concerto “Hello World” dei Pinguini Tattici nucleari. Anche loro sono ormai “clienti fissi” dell’Rcf Arena, e anche loro hanno bisogno di “provare” prima di esibirsi la sera del 7 giugno. Quanto? 7 giorni. Gli organizzatori di questo concerto hanno formalizzato la richiesta per sette giorni di prove. E anche su questa, Comune, Arpae e Ausl dovranno dire la loro. Magari partendo proprio da un quadro d’insieme: se infatti il punto di vista dev’essere quello di contenere il più possibile i disagi di chi vive attorno alla Rcf Arena, allora occorre prendere atto che, qualora si decidesse di dare il via libera a tutte e due le richieste così come sono state formalizzate, allora non si potrà non prendere atto che dal primo giugno fino al 22 dello stesso mese si sentirà musica. Bella? Brutta? Più sopportabile di quella che per mezza giornata filata è arrivata nelle case di mezza città in occasione? Difficile dirlo: di certo qualcuno di coloro che fino a ieri non hanno mancato di criticare gli effetti acustici dell’Elrow Town potrebbe trovare ristoro sulle note di Certe Notti piuttosto che di Giovani Wannabe, ancorché ripetuti più volte in una giornata. Altri potrebbero prenotare al mare, dal primo al 22 compresi.l © RIPRODUZIONE RISERVATA