Rottamazione auto 2025: bonus fino a 11mila euro con i fondi inutilizzati delle colonnine
Auto elettriche: ci saranno benefici anche per le microimprese che intendono comprare veicoli commerciali
Dalle mille opportunità del Pnrr esce un nuovo incentivo per la rottamazione auto, obiettivo fortemente richiesto a tutti i Paesi europei per rinnovare il parco veicoli in circolazione ma anche per far circolare automobili più performanti e meno inquinanti. Su questo punto il governo italiano ha spesso dichiarato di aver ricevuto meno domande rispetto ai fondi offerti e così ha deciso di rimettere in campo nuovi incentivi per la vendita di veicoli meno inquinanti. I soldi insomma ci sarebbero già, quasi 597 milioni di euro e verrebbero dalle risorse destinate all’installazione delle colonnine elettriche che invece non ha raggiunto gli obiettivi previsti.
I finanziamenti, infatti, dovevano servire a installare 20.500 centraline di ricarica su strade e autostrade. Ma il mercato non ha risposto come atteso e i fondi del Pnrr sono stati dirottati per la rottamazione delle auto inquinanti. Dal Governo arrivano così benefici per la sostituzione di 39mila veicoli a combustione interna con mezzi elettrici nuovi, fino a un massimo di 11mila euro. Il bonus si concentrerà nelle aree urbane più inquinate, sarà legato all’Isee o al valore della nuova auto, con la scadenza fissata al 30 giugno 2026.
La cabina di regia guidata dal ministro Tommaso Foti si è riunita qualche giorno fa per approvare la revisione del Pnrr e nel documento trasmesso alla Commissione europea il Governo rivendica «i dati della spesa in continua crescita, che sfiorano i 70 miliardi, circa il 58% delle risorse finora ricevute», relative al Piano nazionale, e promuove politiche, che «confermano l’approccio dinamico dell’Italia nella gestione del Piano» puntando a «un vero e proprio rafforzamento della strategia ecologica nazionale, investendo dove l’impatto positivo è garantito e rapido». Nell’intervento comunque, secondo quanto emerge dal “Programma di rinnovamento della flotta di veicoli privati e commerciali leggeri con veicoli elettrici”, rientreranno anche le microimprese per l’acquisto di veicoli commerciali (categoria N1 e N2) sempre a emissioni zero. Il contributo sarà destinato a chi demolirà l’auto termica per acquistarne una elettrica nuova e di categoria M1 (fino a 8 posti a sedere). Ma ci saranno benefici anche per le microimprese che intendono comprare veicoli commerciali, a emissioni zero, destinati al trasporto merci, compresi nelle categorie N1 e N2, rispettivamente fino a 3,5 e 12 tonnellate di massa. Quanto ai requisiti per le persone fisiche, si legge nel testo, l’incentivo sarà legato «al rispetto di specifiche soglie di Isee». Il contributo sarà di 11mila euro per chi ha un Isee fino a 30mila euro che scenderebbe a 9mila euro nella fascia tra 30 e 40mila euro. L’importo sarà pari al 30% del valore del veicolo elettrico invece per le microimprese, salvo modifiche, con un tetto di 20mila euro.