Gazzetta di Reggio

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Il caso

In overdose a 17 anni: un uomo a processo per averle ceduto la droga

In overdose a 17 anni: un uomo a processo per averle ceduto la droga

Gualtieri: è un 51enne accusato di aver dato una dose di eroina alla ragazza

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Gualtieri Una dose di eroina aveva quasi ucciso una 17enne: a distanza di un anno dall’accaduto, un brescellese di 51 anni domiciliato a Gualtieri è stato rinviato a giudizio per spaccio di droga aggravato (dalla minore età della cliente). I fatti risalgono al 29 giugno 2024, quando nel cortile di un’abitazione privata la ragazza accusò un malore: arrivarono l’ambulanza, l’automedica e perfino l’elicottero, perché i sanitari capirono subito che la giovane era in overdose.Ricoverata in ospedale, per fortuna la ragazza si riprese. Chi le aveva dato la dose? Sul posto i carabinieri trovarono l’adulto che era con lei e che aveva dato l’allarme; costui fece il nome del 51enne, dicendo che poco prima aveva comprato da lui due dosi da 0,5 grammi di eroina (costo 20 euro) per sé e per la ragazza. Interrogato nell’immediatezza, il 51enne negò. Affermò di conoscere chi lo accusava da un paio d’anni, di frequentarlo nel fine settimana (solo il sabato o la domenica, perché all’epoca era in cura al Sert di Guastalla e ogni venerdì si sottoponeva agli esami delle urine, sempre risultati “puliti”, dato che aveva cinque giorni per smaltire la sostanza); insieme andavano a comprare eroina per il consumo personale. «Siamo stati a consumare anche a casa mia, sebbene a me non piacesse molto perché lui assume per vena e a casa è pericoloso; io invece la fumo o la sniffo», dichiarò ai militari, aggiungendo che il compagno di droga era poi andato in comunità e che da allora lo aveva perso di vista. E la diciassettenne? «Non so chi sia, non l’ho mai vista e non l’ho vista nemmeno quel giorno». Ieri, davanti al giudice per l’udienza preliminare Matteo Gambarati, l’imputato – da un anno ai domiciliari – ha rilasciato dichiarazioni spontanee, protestando la propria innocenza e aggiungendo di aver avviato un percorso per uscire dalla dipendenza: è in attesa di entrare a San Patrignano. L’avvocato difensore, Maurizio Attolini, ha chiesto l’archiviazione. Al contrario, il pm Francesco Rivabella ha sostenuto il rinvio a giudizio, anche in considerazione di un precedente: nel 2023 era stato coinvolto in una vicenda fotocopia. Il giudice ha accolto la richiesta della Procura: il processo inizierà a dicembre. l © RIPRODUZIONE RISERVATA